lunes, 14 de mayo de 2018

Dal 1945, gli USA hanno prodotto +20 milioni di vittime

Elio Caudino L'impero che nell'ora del lento tramonto destina 1400 miliardi della sua moneta verde (700 dal bilancio ufficiale, più altrettanti da varie fonti aggiuntive) ha sempre seguito il principio della "guerra permanente" contro tutto quel che
considera un ostacolo al proprio egemonismo. La guerra apertamente militare, rivendicata o dissimulata, con forze mercenarie o con contingenti vassalli, è sempre preceduta dal fomento di attività eversive segrete (sty behind), coltivazione di guerre civili, colpi di Stato, golpe, invasioni contro micro-nazioni (Panama, Granada), passando per l'edizione modernizzata di rivoluzione colorata.

Il post-colonialismo è stato accompagnato da immani massacri contro Paesi  fedeli all'indipendenza e patriottismo. Per sradicare questa mala pianta, vennero sterminati mezzo milione di sostenitori del presidente indonesiano Sukarno. L'odio verso l'Iran risale a quando si denominava ancora Persia e il leader Mossadeq osò nazionalizzare l'industria petrolifera, strappandola alle compagnie anglosassoni. 

E' una scia di sangue che rimonta ai tempi della formazione della nazione nordamericana, avvenuta con un'espansionismo militare interno -pulizia etnica,  direbbero oggi- che scaturisce da una concezione ispirata al fondamentalismo religioso delle sette protestanti dei Padri fondatori. La ricerca della "terra promessa" era il regalo di un Dio magnanimo che premiava la loro incommensurabile virtù soggettiva che -in quanto tale- doveva essere imposta a tutti come un mandato divino.

Dal "cristianesimo" di questi settari - nocciolo duro del DNA fondazionale- è esclusa la presenza e ogni traccia di Cristo: è rapporto diretto con le scritture, e si riduce all'autolegittimazione etica per sè e all'apocalisse per il selvaggio mondo dei  miscredenti. Castigo senza perdono nè ascesi, inesistenza della compassione, redenzione e perdono. C'è soltanto autosalvazione pre-calvinista attraverso l'accumulazione capitalista e la destrezza suprema di fare "Armageddon" contro i perversi. Contro quelli che arrivano a concepire Cristo come un Dio, per esempio.

Il tempo è lento ma inesorabile nell'agevolare la memoria a spurgare le dimenticanze. Le armate della Nazione-Continente, nei tempi rigogliosi seppe impadronirsi della metà dell'Europa in ben pochi anni. Nel giro di tre anni eliminò la concorrenza della Germania e del Giappone (con l'appposita terapia di Hiroshima e Nagasaki) come primi esportatori mondiali.

Attualmente, sono infrascati dal 2001 in una lontana provincia denominata Afganistan, con una "guerra senza fine" -secondo George W. Bush, il veggente- che ha inaugurato uno scontro frontale e sistematico, dagli esiti incerti, caratterizzato come non-vittoria, non-sconfitta, massimi indici di distruttività contro civili e strutture civili. L'esito o sbocco strategico non è alla vista, tutt'altro. E' stata raddoppiata la scommessa in Medioriente e di già hanno un piede fuori da questa aerea, poichè Israele e Arabia Saudita non compensano la rete di relazioni e alleanze regionali pre-esistenti.

Il tempo necessario per rendere vassalla la penisola occidentale dell'Europa si è rovinosamente dilatato all'infinito per sottomettere i modesti (sulla carta) Iraq e Siria. Questa è la misura reale del rapporto di forza globale dello Stato-continente. Imbarca acqua, non è indenne alla minaccia della de-dollarizzazione in corso: 58 Paesi regolano i propri affari tornando agli scambi saldati con le monete monete nazionali, petroyuan o criptomonete.

Il culto del sangue delle aristocrazie venali, delle buzzurre ma nuove elites del denaro, oltre quello che devono versare i reprobi del mercato-mondo, non modifica nè riesce più a detenere equilibri e ritmo di marcia verso un altro assetto globale. L'ostinazione a rimuovere il presente e la difficoltà di leggerne quel che sembrano "arcani",  sono tare ereditarie di ogni impero al declino. Più rovinose laddove domina una ideologia di tipo magico-religioso, fortemente radicata tra i funzionari di carriera preposti alle relazioni internazionali e difesa (Pentagono). "Stato profondo" e complesso militar-industriale interpretano senza variazioni que che -nel caso del campo nemico- bollano come fondamentalismo .





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