TP - La conseguenza negativa dello spionaggio ai danni della presidente brasiliana Dilma Rousseff, difficilmente si limiterà all'annullamento della sua visita negli Stati Uniti. Il rifiuto a fornire spiegazioni e garanzie comporterà la perdita per la fornitura di 36 caccia F-18, vale a dire un contratto di 5 miliardi di dollari per la Boeing.
Il Brasile è sul punto di
concludere un accordo con la Russia, in cui oltre alle forniture
militari, è prevista la creazione di imprese-miste specializzate
nella fabbricazione di grandi turbine per l'estrazione del petrolio e
gas. La
multinazione russa Gazprom si assocerebbe con la brasiliana
Petrobras per lo sfruttamento del giacimento gasifero di Santo
Basin.
Attualmente l'holding Gazprom è già operativa in Venezuela, associata alla statale PDVSA
nell'imponente riserva della Fascia petrolifera dell'Orinoco, nella
fase preliminare del Gasodotto Trans-Americano Venezuela-Brasile. E'
il progetto concepito da Hugo Chàvez per soddisfare la domanda
latino-americana. Si tratta di un investimento dell'ordine di 20
miliardi di dollari, pronto in sette anni, a cui entrerebbe anche la
compagnia statale boliviana YPFB e la francese Total.
Novità di rilievo strategico,
quindi, nell'ex “cortile” degli Stati Uniti, in cui il Brasile e
il Venezuela dispongono di varie carte da giocare, tutte orientate a
rafforzare l'autonomia nazionale e la coesione del blocco regionale.
Risalta la difficoltà del regime di Washington, insidiato
direttamente da concorrenti come la Russia (idrocarburi, armamento) e
la Cina sul terreno commerciale, finanziario, produttivo e scambio
delle tecnologie.
Decisamente, agli Stati Uniti non basterà offrire al Brasile un posto permanente nel consiglio di sicurezza dell'ONU a cambio della subalternità tecnologica, sottomissione militare e passività geopolitica. L'improvvisata Alleanza del Pacifico (Messico, Colombia, Perù e Cile) allo stato non passa il livello di un coordinamento tra Paesi non confinanti che hanno da tempo sottoscritto un trattato di libero commercio con gli USA.
Rappresenta qualcosa ancora distante da un soggetto plurale incisivo, capace di
scardinare il Mercosur o paralizzare Unasur. Tra l'altro, perchè non ha da
offrire vantaggiose soluzioni globali alternative per i prossimi
tre decenni, vista l'acutizzazione dell'involuzione -in primo luogo
economica- degli Stati Uniti.
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