jueves, 17 de noviembre de 2016

Venezuela: FIRMATO ACCORDO GOVERNO-OPPOSIZIONE



Coriolanis Caracas, sabato 12 novembre, il governo del Venezuela e la MUD -contenitore delle opposizioni- hanno firmato un documento comune in 5 punti (qui) che è una intesa di grande valore, e corona con successo la prima fase del dialogo. E' la prima volta che le forze anti-governative siglano un accordo che dà inizio a un gran dialogo nazionale. E' la prima che gli antibolivariani mettono da parte il golpismo e la politica del "tanto peggio, tanto
meglio". L'hanno fatto davanti  a Claudio María Celli inviato del Vaticano, Samper presidente dell'UNASUR, e alla presenza di ex presidenti come lo spagnolo Zapatero, Martin Torrijos del Panama e Lionel Fernandez della Repubblica Dominicana. Però nessuno lo sa.

L'informazione italiana ha sorvolato, occultando l'evidenza di un evento che smentisce un decennio di disinformazione a senso unico. Che dire dei scenari apocalittici ostinatamente esibiti?  E della militanza a tempo completo degli inviati e "latinamericanologi" dell'ultima ora dei vari quotidiani? Almeno in tre occasioni hanno dato in default o in diverse tipologie di bancarotta il Venezuela. Parlavano dei loro desideri che non si diventano in realtà, e la dice lunga sull'ex quinto potere che il globalismo ha trasformato in potere separato e divorziato dalla realtà...

Adesso occultano il primo accordo firmato dall'opposizione, e se ne stanno starsene quatti-quatti, perchè il loro volontarismo filo-USA e la faziosità globalista ora risalta con fulgore. E colloca l'informazione finora fornita sotto una luce reale, al livello dei volantini propandistici. Gli scribi sono smentiti dalla realtà, smentiti da un documento ufficiale in cui non si fa mai menzione di "detenuti politici". Categoria in cui gli "inviati" includevano persino chi organizzava violenze e sabotaggi, con uso di esplosivi e armi da fuoco, con l'appoggio dei paramilitares del narcopresidente colombiano Uribe.

Nel documento nazionale di dialogo non si parla del leader estremista Leopoldo Lopez, condannato a 12 anni di carcere per aver diretto una ribellione urbana (guarimba) che costò la vita a 58 cittadini e ferite gravi a 650. I professionisti del dirittoumanismo, "inviati" e media lo promossero a vittima eccellente della "libertà d'espressione" praticata da un intollerabile regime. Nonostante il Lopez avesse dichiarato di fronte alle telecamere che i moti sediziosi sarebbero terminati solo con la rimozione del Presidente Maduro.

Oggi, l'opposizione riconosce che in Venezuela esistono solo "persone arrestate".
E con sorpresa ancor maggiore, ammette l'esistenza di una guerra economica che finora negava in blocco, e si impegna a coperare per ristabilire la normalità nella distribuzione e distribuzione dei prodotti. I media forestieri erano più estremisti degli estremisti. Non risparmiavano nessuna cartuccia per mettere sotto accusa l'incompetenza e l'onestà dei governanti, puntavano il dito contro il fallimento di Maduro che -a loro dire- non era altro che il frutto marcio del neoprotezionismo o l'immancabile  "fallimento del socialismo" (qui).

Referendum, empechement, elezioni anticipate, e le altre improvissate rivendicazioni -tanto caldeggiate dall'esterno- non hanno ragion d'essere perchè confliggono con la legalità e la costituzione. Il calendario elettorale proseguirà secondo le date previste dal Consiglio Nazionale Elettorale nel 2017.  

La macchina mediatica dovrebbe fare un "indietro tutta!". La realtà è più forte degli anatemi, persino i partiti per conto dei quali mentivano senza ritegno, hanno imboccato la strada del realismo e della dialettica politica.

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