Critiche alla totale liberta' di movimento delle truppe, in un continente rinchiuso in casa dal COVID19 - Stati Uniti d'Europa Vassalla?
BERLINO – Per le nuove esercitazioni della NATO, “Defender of Europe” guidate dal Pentagono, si stanno facendo sbarcare in Europa, proprio in questi giorni, circa 30.000 militari statunitensi per dare luogo alle più massicce manovre militari dal dopoguerra fredda, che si svolgeranno per mesi e dureranno da febbraio a luglio. Sono esercitazioni che coinvolgeranno reparti dei vari paesi dell’Alleanza, inclusi reparti italiani (la Brigata Folgore) che saranno mobilitati nei paesi baltici, ai confini della Russia.
Le truppe USA sono più di quelle di tutti i loro alleati della NATO messi insieme, e sono le esercitazioni più massicce che in qualsiasi momento nel quarto di secolo scorso.
Sebbene i funzionari degli Stati Uniti non affermino ufficialmente che queste sono esercitazioni siano state progettate per contrastare la mitica minaccia russa, la dimostrazione della capacità della forza USA arriva dopo anni di rinforzi frammentari del fianco orientale della NATO a seguito della riunificazione della Russia con la Crimea nel marzo 2014. Una vera e propria dimostrazione di forza fatta sotto i confini della Russia che Mosca vede come una provocazione a cui si riserva di rispondere e sollecita i paesi della NATO a considerare i rischi che potranno derivare da tali esercitazioni in un momento di forti tensioni.
Non è un caso che la Germania sia stata scelta come sito principale per gli esercizi. Non è meno straordinario che 30.000 truppe, passando attraverso la Germania, saranno trasferite in Polonia. È noto che la Polonia è un avamposto della politica anti-russa dell’Occidente e un sostenitore delle idee antirusse statunitensi. Questi accadimenti sono anche uno dei modi per imporre pressioni morali, se non militari, e non tanto alla Russia quanto all’Europa intera.
Il capo del servizio congiunto di supporto e abilitazione tedesco, il tenente generale Martin Schelleis, ha sostenuto che le esercitazioni dovrebbero “dare un contributo significativo” alla difesa della Germania e costituire una “risposta all’annessione della Crimea da parte della Russia”. Questa tesi suona più che strana sei anni dopo la secessione dei territori dall’Ucraina e mette in dubbio la sincerità del generale.
La NATO non considera la “Difesa dell’Europa” un vuoto tintinnio di armi. Tuttavia, l’opinione pubblica tedesca non condivide questo approccio. Le proteste sono in corso dall’inizio di febbraio. Greenpeace ha già organizzato una manifestazione sotto il motto “Fermare i giochi di guerra, salvare il mondo”, affermando che le manovre sono una provocazione inutile nel contesto di un’escalation già crescente.
Il movimento provocatorio di un intero esercito verso l’Europa alle frontiere con la Russia, viene giustificato anche nella stessa NATO. Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg assicura che il “Defender Europa 2020” non è assolutamente diretto contro la Russia (no certo, se lo dice lui). Allo stesso tempo, lo scenario di una guerra con la Russia verrà pianificato per le strade delle città europee, con tutta evidenza.Secondo il piano, la sfida alla Federazione Russa sarà portata in un ambiente simbolico, le truppe della NATO saranno infatti trasferite anche in Georgia. Tuttavia, gli oppositori della guerra si stanno preparando per importanti proteste contro questi esercitazioni. Gli esercizi testimoniano non tanto il potere della NATO, ma i problemi all’interno dell’alleanza
BERLINO – Per le nuove esercitazioni della NATO, “Defender of Europe” guidate dal Pentagono, si stanno facendo sbarcare in Europa, proprio in questi giorni, circa 30.000 militari statunitensi per dare luogo alle più massicce manovre militari dal dopoguerra fredda, che si svolgeranno per mesi e dureranno da febbraio a luglio. Sono esercitazioni che coinvolgeranno reparti dei vari paesi dell’Alleanza, inclusi reparti italiani (la Brigata Folgore) che saranno mobilitati nei paesi baltici, ai confini della Russia.
Le truppe USA sono più di quelle di tutti i loro alleati della NATO messi insieme, e sono le esercitazioni più massicce che in qualsiasi momento nel quarto di secolo scorso.
Sebbene i funzionari degli Stati Uniti non affermino ufficialmente che queste sono esercitazioni siano state progettate per contrastare la mitica minaccia russa, la dimostrazione della capacità della forza USA arriva dopo anni di rinforzi frammentari del fianco orientale della NATO a seguito della riunificazione della Russia con la Crimea nel marzo 2014. Una vera e propria dimostrazione di forza fatta sotto i confini della Russia che Mosca vede come una provocazione a cui si riserva di rispondere e sollecita i paesi della NATO a considerare i rischi che potranno derivare da tali esercitazioni in un momento di forti tensioni.
Non è un caso che la Germania sia stata scelta come sito principale per gli esercizi. Non è meno straordinario che 30.000 truppe, passando attraverso la Germania, saranno trasferite in Polonia. È noto che la Polonia è un avamposto della politica anti-russa dell’Occidente e un sostenitore delle idee antirusse statunitensi. Questi accadimenti sono anche uno dei modi per imporre pressioni morali, se non militari, e non tanto alla Russia quanto all’Europa intera.
Il capo del servizio congiunto di supporto e abilitazione tedesco, il tenente generale Martin Schelleis, ha sostenuto che le esercitazioni dovrebbero “dare un contributo significativo” alla difesa della Germania e costituire una “risposta all’annessione della Crimea da parte della Russia”. Questa tesi suona più che strana sei anni dopo la secessione dei territori dall’Ucraina e mette in dubbio la sincerità del generale.
La NATO non considera la “Difesa dell’Europa” un vuoto tintinnio di armi. Tuttavia, l’opinione pubblica tedesca non condivide questo approccio. Le proteste sono in corso dall’inizio di febbraio. Greenpeace ha già organizzato una manifestazione sotto il motto “Fermare i giochi di guerra, salvare il mondo”, affermando che le manovre sono una provocazione inutile nel contesto di un’escalation già crescente.
Il movimento provocatorio di un intero esercito verso l’Europa alle frontiere con la Russia, viene giustificato anche nella stessa NATO. Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg assicura che il “Defender Europa 2020” non è assolutamente diretto contro la Russia (no certo, se lo dice lui). Allo stesso tempo, lo scenario di una guerra con la Russia verrà pianificato per le strade delle città europee, con tutta evidenza.Secondo il piano, la sfida alla Federazione Russa sarà portata in un ambiente simbolico, le truppe della NATO saranno infatti trasferite anche in Georgia. Tuttavia, gli oppositori della guerra si stanno preparando per importanti proteste contro questi esercitazioni. Gli esercizi testimoniano non tanto il potere della NATO, ma i problemi all’interno dell’alleanza
Fonte Qui
L Lago
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