Il
Venezuela ne chiede la restituzione dall'ottobre del
2018, quando le sue riserve ammontavano a 31 tonnellate, ma il Banco
d'Inghilterra si barrica dietro argomentazioni di tipo “politico”
-non riconosce la “legittimita'” del governo bolivariano-per
rifiutare la restituzione di quel che non gli appartiene.
Le
autorita' del paese sudamericano hanno concordato con l'ONU un
programma che prevede l'utilizzazione parziale (1 miliardo) della
somma illecitamente trattenuta, per l'acquisto di medicine,
attrezzature mediche e alimenti per poter affrontare la pandemia in condizione
adeguata.
“«Siamo d'accordo
con il Programa delle Nazioni Unite (PNUD) che siano loro a ricevere
direttamente i fondi -dice Calixto Ortega, presidente del BCV- Sono
le Nazioni Unite a coinvolgersi ufficialmente, con la loro
neutralita' e indipendenza, pertanto non vi e' pericolo di nessuna
trama oscura”.
Il
presidente della banca centrale ha sottolineato con fervore
“Continueremo a batterci per la restituzione dell'oro ..speriamo
di ottenere giustizia e salvare la vita dei venezuelani durante
questa pandemia”.
La
vicepresidenta del paese caraibico Delcy
Rodríguez, si e' detta soddisfatta per la continuazione del
processo, evidenziando che “l'oro e' un patrimonio del Paese, non
dell'organizzazione criminale diretta dal deputato golpista Juan
Guaidó...”
Quest'ultimo non ha mai partecipato ad un'elezione
presidenziale, ma e' stato designato da Donald Trump ad occupare
fittiziamente la prima carica. Ma Trump non ha titoli per designare
le autorita' della Repubblica Bolivariana del Venezuela, ne' il Bank
of England puo' stornare riserve auree a vantaggio di una fazione piu' convienente ai suoi interessi.
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