viernes, 26 de junio de 2020

VENEZUELA: ""RONDON NON HA ANCORA COMBATTUTO"



Quando converso con politogi della sinistra europea, mi rendo conto che per molti è difficile capire quanto la contraddizione coloniale sia centrale. Pensano che sia un errore concettuale, qualcosa di anacronistico, quella gioiosa postmodernità - quella che consegna il Mac al loro domicilio- è andata oltre tutto ciò, e che Trump o Bolsonaro sono incidenti razzisti della storia. Solo che gli "anacronismi" e "cattivo gusto" sembrano durare più a lungo del previsto. E sotto la vernice pubblicitaria della globalizzazione capitalista, la storia profonda non smette mai di tornare a galla.
La rivolta che si svolge negli Stati Uniti è quella che fonda la resistenza del popolo venezuelano. La rivoluzione che voleva essere "uguale alla fine", e che la storica Sophie Wahnich ci spiega così bene, fu massacrata in Francia. Ma è stata assunta in primo luogo da Haiti, che ha salvato Simón Bolívar dal suicidio, accogliendolo, finanziandolo, dandogli armi, soldati e rinforzi di ogni tipo. Non appena l'ex aristocratico Bolivar accettò, su espressa richiesta di Alexandre Pétion, di includere nel suo "programma" la liberazione dei servi, volò da una vittoria all'altra, alla testa di un esercito popolare in grado di attraversare le Ande. 

I "due terzi del mondo" che sognava - tra cui "Nostra madre Africa" ​​come dicevano Chavez e Haiti - sono motivo sufficiente per il nostro desiderio di essere liberi, di essere rispettati, di essere trattati come Uguali, di essere in grado di dare al mondo tutto ciò che abbiamo da offrire. Ecco perché il presidente Trump ha usato esattamente la stessa frase sul Venezuela a tre settimane di distanza rispetto alla gente di Minneapolis: "I nostri soldati sono pronti. Siamo in grado di inviare truppe sul campo molto rapidamente ".
Lo storico Kevin Gannon ricorda che "l'Insurrection Act del 1807 invocato da Donald Trump aveva lo scopo di prevenire una possibile rivolta degli schiavisti, come quella che aveva appena portato all'indipendenza di Haiti (1804)".

Per il cineasta Michael Moore, "l'esperienza americana è morta. Uccisa dal ginocchio collettivo del potere bianco, privilegio bianco e proprietà bianca, salari di ricchezza / lavoro / schiavi. Gli USA sono belli? Non ci siamo mai pentiti dei nostri peccati originali di schiavitù e genocidio ". Questo suprematismo bianco è ciò che l'estrema destra venezuelana vuole importare in Venezuela per tornare all'apartheid esistente prima di Chavez, che odiavano sia per la sua rivoluzione sociale, sia perché era un "mono" (scimmia ). William Serafino ha ragione: “In senso metaforico, la chiave che ha strangolato George Floyd a morte è applicata in Venezuela. La chiave, nel nostro caso, è l'escalation del blocco economico di Washington.


Se qualcuno deve rendere conto, è il giornalismo che ha fatto passare le rivolte dei ricchi bianchi venezuelani e la loro rabbia di afrikaner, per una rivolta del popolo contro una dittatura (1). Far passare per "popolazione" una minoranza ribelle contro l'inclusione dei meticci e la condivisione della ricchezza e' qualcosa che i giornalisti -ospitati nei quartieri di lusso di Caracas- non ha mai voluto fare. In Venezuela, la maggioranza sociale e popolare è pacifica: ha sempre respinto la violenza a favore dell'urna elettorale ma, nonostante i suoi numerosi critici, ha sempre appogiato l'opzione elettorale del governo bolivariano. 
orlando-figuera

Tutti abbiamo in mente le immagini di una "repressione della polizia" in Venezuela. Pochissimi sanno che l'assemblaggio delle immagini è stato invertito. Quando la destra preparava un attacco, le telecamere di tutto il mondo erano già predisposte in quel liogo. La violenza di strada e il contraccolpo delle forze dell'ordine, montate all'inversa, hanno creato l'immagine di un "regime" che reprime i manifestanti.
C'e' di peggio: i media hanno automaticamente incolpato il "regime" per le morti causate dall'estrema destra, e cio' ha alimentato l'energia degli assassini. Sapevano perfettamente che ogni morte attribuita a Maduro avrebbe rafforzato il discorso a favore di una invasione. Ma chi, da Médiapart al Soir, dalla Francia Inter a Le Monde che, nella vasta area grigia (Primo Levi) dei gruppi di media privati, accetterà oggi di riconoscere che ha incoraggiato una minoranza sociale a bruciare vivi discendenti di afro-discendenti, quindi chavisti (2)? 

Una minoranza, il cui epicentro si è trasferito oggi a Miami e nelll'oviledi Madrid (dove il ricco quartiere di Salamanca è stato soprannominato "Piccola Caracas" perché qui hanno acquistato settemila appartamenti di lusso, secondo il New York Times) e da dove lanciano, nella stessa zona coloniale di Caracas, manifestazioni contro il governo spagnolo "comunista" (sic) di Sanchez e Podemos.
 
Oggi in questa difficile guerra tra essere e non-essere (Bolivar), in Venezuela ci piace citare l'espressione "Rondón no ha pelado todavia" (Rondon non ha ancora combattuto). Il 25 luglio 1819, dopo aver attraversato le Ande per liberare il territorio Neogranadino (colombiano) dal giogo dell'Impero spagnolo, Simon Bolivar fu messo in grande difficoltà militare durante la battaglia di Pantano de Vargas. La sconfitta fu annunciata, poi decise di chiamare il colonnello Juan José Rondon e gli chiese di "salvare la Patria". Il "negro" Rondon rispose "Rondon non ha ancora combattuto", e cambio' il destino della battaglia alla testa dei suoi lanceros "llaneros", a favore delle truppe dell'emergente Repubblica Bolivariana, salvando la possibilità della nostra indipendenza.
Thierry Deronne, Caracas, 31 mai 2020  
fonte https://wp.me/p2ahp2-5sj

Note:
(1) Studio approfondito  d’Alan Mac Leod: « voyous chavistes contre société civile, racisme et mépris de classe des médias occidentaux sur le Venezuela » https://venezuelainfos.wordpress.com/2019/03/10/voyous-chavistes-contre-societe-civile-racisme-et-mepris-de-classe-des-medias-occidentaux-sur-le-venezuela-par-alan-macleod-fair/

(2) Andrew King, « Le Venezuela est attaqué parce que pour lui aussi la vie des noirs compte » https://venezuelainfos.wordpress.com/2017/07/24/le-venezuela-est-attaque-parce-que-pour-lui-aussi-la-vie-des-noirs-compte-truth-out/ . Lire également « ils ont brûlé vif mon fils parce qu’il était noir et chaviste » https://venezuelainfos.wordpress.com/2019/05/19/ils-ont-brule-vif-mon-fils-parce-quil-etait-noir-et-chaviste/
 

No hay comentarios:

Publicar un comentario