a causa della sua opposizione alla NATO, all’Unione Europea, e alla loro spinta egemonica per aprire l’Ucraina e la Russia all’espansione economica americana e tedesca. In altre parole, a causa del denaro e di come far denaro.
I media e i leader
occidentali hanno accusato rapidamente il governo Yanukovich per le
uccisioni durante le dimostrazioni di Maidan, ma sono affiorate
ulteriori prove secondo le quali il massacro a Kiev di polizia e civili –
che ha portato all’escalation delle proteste e ha permesso il
rovesciamento del governo di Yanukovych – fu il lavoro dei cecchini.
Questi lavoravano agli ordini di oppositori del governo e dei loro
mandanti della NATO, i quali hanno usato le proteste come copertura per
un colpo di Stato.
Uno dei cecchini ha già
ammesso i fatti nel febbraio del 2015, confermando ciò che era diventato
di dominio pubblico pochi giorni dopo il massacro di Kiev e, in una
telefonata registrata segretamente i primi di marzo 2014, il ministro
degli Esteri estone Urmas Paet ha riferito al capo della politica estera
della UE Catherine Ashton il diffuso sospetto che “qualcuno della nuova
coalizione” di governo a Kiev avrebbe ordinato gli omicidi da parte dei
cecchini. Nel febbraio 2016, l’attivista del Maidan Ivan Bubenchik ha
confessato che nel corso del massacro lui aveva sparato ai poliziotti
ucraini. Bubenchik lo ha confermato in un video che ha ottenuto ampia
attenzione.
Nel numero di settembre 2015 della Oriental Review,
il dott. Ivan Katchanovski, dell’Università di Ottawa, ha pubblicato un
documento sconvolgente sulle uccisioni di Maidan. In esso esponevano in
modo dettagliato le prove conclusive che si fosse trattato di
un’operazione sotto falsa bandiera [false flag],
e che i membri dell’attuale regime di Kiev, incluso lo stesso
Poroshenko, erano coinvolti negli omicidi, e non le forze del governo di
allora. Le sue carte contengono tutto ciò che è necessario conoscere, e
raccomando vivamente di leggerle. Questa è la sintesi delle sue
scoperte:
“Il documento analizza una
grande quantità di prove provenienti da diverse fonti, pubblicamente
disponibili, riguardo a questo massacro ed alle uccisioni di specifici
individui tra i protestanti…”. Questa indagine accademica conclude
che il massacro è stata una operazione sotto falsa bandiera, pianificata
e condotta razionalmente con l’obiettivo del rovesciamento del governo e
la presa del potere. Ha trovato svariate prove del coinvolgimento di
un’alleanza delle organizzazioni di estrema destra, in particolare Settore Destro e Svoboda [“Libertà”], e dei partiti oligarchici, come Fatherland [Patria].
I cecchini e gli osservatori nascosti erano situati in almeno 20
edifici ed aree sotto il controllo del Maidan. Le varie prove che i
manifestanti sono stati uccisi da queste posizioni includono una
settantina di testimonianze, principalmente di manifestanti del Maidan,
diversi video dei “cecchini” che avevano sotto mira i manifestanti da
questi edifici, confronti fra le posizioni di manifestanti specifici al
momento della loro uccisione, e delle loro ferite d’ingresso e segni di
impatto dei proiettili. Lo studio ha scoperto vari video e foto dei
cecchini armati del Maidan e dei loro osservatori da molti di quegli
edifici.
Testo integrale qui
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