domingo, 17 de marzo de 2019

Intervista a Jorge Valero, Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela


Possa il Signore accordare saggezza, coraggio e forza a lui e al popolo venezuelano al fine di sconfiggere l’Impero!
 
Saker: La mia prima domanda riguarda lei personalmente. C’è una voce di Wikipedia che la riguarda (https://en.wikipedia.org/wiki/Jorge_Valero) ma dal momento che Wikipedia è, nel migliore dei casi, una fonte non molto precisa; cosa potreste dire ai nostri lettori su se stesso, che dovrebbero sapere prima di passare alla questione dell’attuale situazione in Venezuela? 


Ambasciatore Jorge Valero: Sono nato a Valera, nello stato di Trujillo, in Venezuela, l’8 novembre 1946. Mi sono laureato presso l’Universidad de Los Andes (ULA, il suo acronimo in spagnolo) come storico. Ho fatto i miei studi universitari presso lo University College di Londra, occupandomi di studi latinoamericani. Sono un esperto di archivi diplomatici. Sono stato professore universitario presso l’Universidad de Los Andes e professore universitario dell’Università Centrale of Venezuela (UCV, il suo acronimo in spagnolo). Sono stato eletto deputato dell’Assemblea Legislativa dello stato di Trujillo e successivamente membro del Congresso Nazionale. Sono stato ambasciatore venezuelano in Corea del Sud. 

Quando il Presidente Chávez è stato eletto nel 1998, mi ha nominato Viceministro degli Affari Esteri. Ho presieduto la Commissione Presidenziale nominata dal Presidente Chávez che è stata responsabile dell’organizzazione del II Summit OPEC, a Caracas, nel settembre 2000. Sono stato Ambasciatore-Rappresentante permanente del Venezuela presso l’Organizzazione degli Stati Americani, presso l’ONU a New York e attualmente presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra. Ho scritto opere in vari generi. Più di 20 saggi; poesia; diplomazia e analisi socio-politiche. Ho organizzato dozzine di conferenze nazionali e internazionali.

Saker: Uno dei principali sforzi di Hugo Chávez è stato quello di stabilire una serie di strutture e accordi multilaterali come l’Alleanza Bolivariana per le Americhe (ALBA), la Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC), l’Unione della Nazioni Sudamericane (Unasur) e progetti come il SUCRE, la Petrocaribe, TeleSUR o PetroSUR. Quanto sono efficaci queste strutture e questi progetti nel sostenere la lotta venezuelana contro l’imperialismo USA? Pensa che queste entità stiano giocando un ruolo utile o no?

Ambasciatore Jorge Valero: Hugo Chávez era un paradigma dell’integrazione latinoamericana e caraibica. A questo proposito, è stato un fattore chiave nella creazione di ALBA, Unasur, CELAC, Petrocaribe e TeleSUR. Chávez ha reclamato l’ideologia integrazionista del nostro liberatore Simón Bolívar, che ha promosso la creazione de “La Patria Grande, Nuestroamericana” (la nostra grande patria americana), per difendere gli interessi dei nostri popoli e affrontare qualsiasi minaccia straniera alzando le bandiere dell’unità, della pace, della sovranità e dell’autodeterminazione dei popoli. La Petrocaribe è un’iniziativa solidale a favore dei paesi in via di sviluppo, in particolare dei paesi dell’area caraibica che beneficiano di una tariffa petrolifera con sconti e condizioni di pagamento a lunga scadenza. 

Chávez è stato anche un paradigma nella promozione di un mondo multipolare, dove gli affari esteri sono fondati su un’uguaglianza sovrana degli Stati, superando l’unilateralismo decadente dell’impero nordamericano. Così, la furia dell’Impero si è scatenata contro la Rivoluzione Bolivariana: colpi di Stato, sabotaggio petrolifero, promozione della violenza e del terrorismo contro il popolo venezuelano. Da qui deriva il colpo di Stato continuo promosso dal governo suprematista-razzista-xenofobo e bellicista di Donald Trump, che mira ad imporre un burattino, e le minacce di un’invasione militare contro la nostra patria, che fanno parte del sopra descritto contesto.

Hugo Chávez ha sostenuto un tipo nuovo e rinnovato di multilateralismo. Il rispetto dei principi fondanti del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Il multilateralismo viene ostacolato dal governo di Trump, che ha ignorato gli accordi universali sul cambiamento climatico; si è ritirato dall’UNESCO e dal Consiglio per i Diritti Umani; ha ignorato l’accordo sull’uso pacifico dell’energia atomica con l’Iran, firmato da USA, Germania, Francia, Regno Unito, Cina e Unione Europea; ha invertito il cammino verso la normalizzazione delle relazioni bilaterali con Cuba; scatenato una guerra commerciale contro la Cina, e minacciato la Federazione Russa di guerra atomica nella sua disputa per controllare lo spazio esterno. Di fronte a queste politiche sconsiderate e aggressive che minacciano l’esistenza umana è necessario alzare ancora di più le bandiere del multilateralismo.

Saker: L’Impero ha creato il cosiddetto “Gruppo di Lima”, che è solo un classico trucco per aggirare l’ONU o le legittime organizzazioni regionali. Questo è esattamente ciò che hanno fatto gli Stati Uniti con i cosiddetti “amici della Siria”, e l’obiettivo è lo stesso: rovesciare un governo legittimo eletto democraticamente, e sostituirlo con un regime fantoccio. Tuttavia paesi come l’Argentina, il Brasile, il Cile, la Colombia, la Costa Rica, il Guatemala, l’Honduras, il Panama, il Paraguay e il Perù hanno accettato di partecipare a questa farsa anti-venezuelana. Come si spiega un tale tradimento da parte di così tanti paesi dell’America Latina? Il loro accordo di tradire il Venezuela e servire l’interesse dell’Impero non dimostra che questi stati non hanno una reale sovranità o politica estera e che sono tutte colonie statunitensi de facto?

Ambasciatore Jorge Valero: Certo, l’autoproclamato “Gruppo di Lima” è un cartello composto da governi satelliti del governo imperiale per rompere l’unità latinoamericana e caraibica e, a causa del fallimento dell’uso del Ministero delle Colonie, ovvero l’Organizzazione degli Stati Americani, per isolare il Venezuela in questa organizzazione. L’impero e i suoi seguaci non hanno potuto approvare l’articolo 20 della Carta Democratica Interamericana del Consiglio Permanente dell’OSA e ricorrere al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dove hanno fallito anche lì. La creazione di governi fantoccio da parte degli Stati Uniti non è nuova. È successo in Iraq, Iran, Libia e Siria. I burattini imposti in quei paesi dove erano sostenuti da gruppi terroristici armati, inclusi eserciti mercenari addestrati e finanziati dall’estero.

Tuttavia, in Venezuela, il fantoccio non ha alcun sostegno né dal popolo né dalle forze armate, dal momento che nel nostro paese esiste un’alleanza civile-militare coerente e patriottica, che garantisce e garantirà – come farà – la difesa della sovranità e della sacra giurisdizione della patria di Simon Bolivar. I governi satelliti statunitensi contro il Venezuela sono una minoranza anche in America Latina e nei Caraibi. Dei 193 paesi che compongono le Nazioni Unite solo 34 sostengono il fantoccio, ovvero il 17,6%. Ad esempio, un solo paese in Africa su 54. Uno in Oceania, e ce ne sono 15. Uno in Medio Oriente, e ce ne sono 16. 15 paesi in Europa, e ce ne sono 50. E 16 paesi in America Latina e nei Caraibi e ce ne sono 35. Hai ragione, i paesi satellite che seguono gli ordini dell’Impero non hanno una politica estera autonoma e sovrana. Alcuni di questi governi, in particolare in America Latina, sono presieduti da persone che provengono dalla criminalità: traffico di droga, corruzione, genocidio, appartenenza a forze paramilitari, reati sessuali. Alcuni hanno ottenuto il loro incarico in seguito ad un colpo di Stato.

Saker: Un’altra iniziativa interessante è stata la creazione della criptovaluta Petro. Ora, con l’inflazione che rende il Bolivar quasi inutile, quanto ritiene che questa valuta alternativa serva ad 1) aggirare le sanzioni statunitensi e sabotarle e 2) servire come valuta alternativa per aiutare l’economia venezuelana a riprendersi dalla sua attuale situazione?

Ambasciatore Jorge Valero: La criptovaluta Petro è stata creata per liberarci dalla tirannia del dollaro USA nel mercato finanziario internazionale. Pertanto, il governo di Trump ha stabilito misure draconiane per bloccare il flusso di questa criptovaluta. Per inciso, la guerra economica e le misure coercitive unilaterali portano all’inflazione galoppante, alla migrazione e al trasferimento di persone all’estero. Ci viene impedito l’accesso ai mercati dei capitali. Rubano la proprietà dello Stato venezuelano negli Stati Uniti. Sequestrano i conti bancari dello Stato venezuelano in quel paese. Le misure coercitive unilaterali e le sanzioni causano, come espresso dall’ex esperto indipendente delle Nazioni Unite, Alfred de Zayas, morte e sofferenza. Sono misure contro il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite, e negano al popolo venezuelano i suoi diritti umani. Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulle misure coercitive unilaterali, Idriss Jazairy, lo ha riconosciuto.

Saker: La Russia e la Cina hanno lavorato su un’alternativa allo SWIFT. È qualcosa che sta esaminando anche il governo venezuelano?

Ambasciatore Jorge Valero: Esperti provenienti dalla Cina e dalla Russia forniscono consigli esperti allo Stato venezuelano per superare con successo il blocco finanziario e le sanzioni penali del governo di Trump

Saker: Cosa può dirci sullo stato attuale dell’industria petrolchimica venezuelana? Ora che gli Stati Uniti hanno rubato 7 miliardi di dollari di proprietà di PDVSA, come può PDVSA continuare a funzionare dopo essere stata derubata da una così enorme somma di denaro? A quali livelli attualmente produce e raffina il petrolio il Venezuela?

Ambasciatore Jorge Valero: Il danno causato all’economia venezuelana supera i 35 miliardi di dollari in termini di blocco delle attività e dei conti. Cercano di rapinare i popoli venezuelani della società CITGO che opera a Dallas, in Texas, che distribuisce benzina e carburanti a migliaia di distributori di benzina sulla costa orientale degli Stati Uniti. Il governo Bolivariano intraprenderà tutte le azioni legali necessarie per evitare che il governo di Trump rubi il patrimonio nazionale. PDVSA, la nostra compagnia petrolifera nazionale, è completamente schierata per garantire la produzione, la distribuzione e la commercializzazione del nostro petrolio greggio. Abbiamo trovato nuovi partner nel mercato degli idrocarburi mondiale, principalmente Cina, Russia, India e Turchia.

Saker: Dall’inizio del tentato golpe di Guaido, c’è stata, sorprendentemente, poca violenza nelle strade del Venezuela, e tutti i segni fanno pensare che Guaido non abbia il sostegno della maggioranza della popolazione. Sì, certo, di sicuro lui ha abbastanza sostegno in alcuni settori della società venezuelana (quelli che scendono in piazza a protestare contro Nicolas Maduro portando le bandiere americane). Com’è riuscito il governo a prevenire quella minoranza dal fare in Venezuela quel che han fatto in Libia e Siria: istigare abbastanza violenza da giustificare un intervento straniero “umanitario”? A Kiev, c’erano cecchini che sparavano sia alle forze di sicurezza che ai manifestanti (quel che successe a Caracas nel 2002, credo), mi aspettavo succedesse anche a Caracas, invece no (almeno finora). Come se lo spiega?

Ambasciatore Jorge Valero: Fin dalla elezione dell’Assemblea Nazionale Costituente, la pace regna nella repubblica.

Il burattino che gli Stati Uniti cercano di imporre non ha né il sostegno della gente né quello dei militari necessari a turbare la pace pubblica. La gente venezuelana ama la pace. La pace è una parte essenziale delle politiche dello Stato. Ciò nonostante, gruppi violenti e terroristi finanziati dall’estero, specialmente da USA e Colombia, agiscono nei quartieri popolari di alcune città del paese. I burattini e il burattinaio, il governo di Trump, cercano di turbare la pace pubblica. Essi incitano alla distruzione delle regole democratiche di legge e giustizia. Rifiutano il dialogo e promuovono l’intolleranza e la violenza. Il burattino ha chiesto al burattinaio di mandare le truppe statunitensi ad invadere la nostra patria. Incitamenti sterili, poiché il nostro popolo è sceso presto a difendere sia il suo ruolo da protagonista nella nostra democrazia partecipativa, sia le istituzioni democratiche.

Il governo di Trump cerca di riprodurre lo schema usato dall’Impero in Siria e Libia: istituire un governo parallelo di transizione e sta preparando mercenari nei paesi confinanti per delle scorribande nel nostro territorio nazionale. Hanno l’obiettivo di usare l’OSA e il Consiglio per i Diritti Umani: ricordiamoci che la Libia fu espulsa dal Consiglio per i Diritti Umani mediante una risoluzione, più tardi confermata dalla Assemblea Generale dell’ONU, immediatamente dopo l’approvazione di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza, la quale stabiliva la creazione di una zona di non-volo sul paese. Quel che seguì è ben conosciuto: pioggia di missili sulla Libia che causò migliaia di morti e distruzioni della infrastrutture civili e militari. Il governo di Trump vuole attuare la stessa strategia in Venezuela ma, fortunatamente per la pace mondiale e regionale, i governi di Russia e Cina hanno dichiarato di voler utilizzare il loro diritto di veto per bloccare tali criminali intenti.

La pace nella nostra regione è cruciale, la Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi ha proclamato l’America Latina ed i Caraibi come una zona di pace. Un intervento militare in Venezuela da parte del governo di Trump avrebbe ripercussioni continentali e mondiali. Il Presidente Nicolas Maduro ha affermato che l’invasione degli yankee creerebbe un nuovo Vietnam.

Saker: Il Venezuela si sente sufficientemente sostenuto all’ONU, e nel suo Consiglio di Sicurezza da Russia e Cina in particolare, o sente che il Venezuela dovrebbe ricevere più aiuto da questi paesi?

Ambasciatore Jorge Valero: La Russia e la Cina sono alleati strategici del Venezuela: con queste due potenze militari, commerciali e tecnologiche noi abbiamo accordi di cooperazione in molti campi. Allo stesso modo, il Venezuela riceve molta solidarietà e sostegno dalla maggior parte dei paesi nel mondo.
Il 26 gennaio 2019, al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, il governo di Trump provò a condannare il Venezuela, ma se ne andarono con la coda fra le gambe, poiché nessuna risoluzione contro il nostro paese fu approvata. La maggior parte dei paesi, permanenti e non, rifiutarono l’obiettivo intervenzionista e, al contrario, approvarono la promozione del dialogo fra i venezuelani. Noi siamo in una condizione in cui, di motu proprio, possiamo superare le nostre sfide. Il dialogo fra il governo e l’opposizione, senza precondizioni, è la via da seguire. Da qui segue l’entusiastico sostegno che il nostro governo ha dato al “Meccanismo di Montevideo” proposto dai governi del Messico, dell’Uruguay e della Bolivia e dai paesi membri del CARICOM.

Saker: È abbastanza ovvio che Guaido ha violato numerose leggi venezuelane, dall’organizzare manifestazioni non autorizzate al partecipare ad un tentato colpo di Stato anticostituzionale (e, a mio parere, anche la sovversione e il tradimento). Eppure gli Stati Uniti hanno minacciato di dichiarare guerra al venezuela (politamente detto “serie conseguenze“) se Guaido fosse arrestato il che, di per sé stesso, è una smaccata violazione della legge internazionale e dello statuto dell’ONU. Secondo lei, di ciò che farebbe qualsiasi altro governo, cosa può fare il governo venezuelano per ripristinare le leggi attualmente vigenti senza fornire un pretesto per una invasione degli Stati Uniti?

Ambasciatore Jorge Valero: Il burattino ha violato continuamente la Costituzione Bolivariana. Allo stesso modo, ha mostrato poco rispetto per i cardini fondamentali della legge internazionele e per lo Statuto delle Nazioni Unite. Lo stato venezuelano è composto da cinque poteri. Se c’è qualcosa che caratterizza il governo bolivariano,  è di essere un devoto difensore dell’indipendenza di ognuno di questi poteri. Saranno poi l’Assemblea Nazionale Costituente e il Pubblico Ministero che prenderanno le decisioni necessarie. E lei ha ragione: questi sono crimini di sovversione e tradimento. Non deve essere tollerata la rottura della legalità democratica e l’usurpazione senza diritto delle funzioni pubbliche.
I continui incitamenti del burattino alla violenza e alla destabilizzazione, la sua autoproclamazione in una strada di Caracas, e la sua richiesta di un intervento militare straniero lo pongono contro tutte le nazioni e contro la legge internazionale. Lo rendono un criminale che deve essere punito dalla forza delle leggi venezuelane.

Saker: A proposito di una possibile invasione statunitense, lei crede che queste siano le solite minacce vuote di Donald Trump, o pensa che ci sia davvero il rischio di una aperta aggressione militare statunitense contro il suo paese? Sa niente di aggressioni segrete che stiano già avvenendo? Cosa ci può dire circa operazioni segrete contro il Venezuela da parte di Stati Uniti o Colombia (alcuni dicono Israele)?

Ambasciatore Jorge Valero: Quelle di Donald Trump non sono vuote minacce, l’aggressione è già a pieno regime. Trump è l’ampolloso portavoce di guerra e di interventi all’estero. Le sue minacce sono parte dei riconosciuti obiettivi dell’Impero. Il governo dello Zio Sam e i suoi alleati e vassalli impone politiche neoliberali sulle popolazioni mondiali. Trump ha rispolverato la Dottrina Monroe e il Corollario di Roosevelt, arruola e addestra mercenari nelle sue basi militari della Colombia, prepara il suo arsenale per portare guerra contro il Venezuela. È per questo che noi dobbiamo ignorare le provocazioni. I governi di Stati Uniti e Colombia sono esperti nel creare falsi positivi.

Insisto: la minaccia di incursioni militari da parte dell’Impero è una possibilità che non può essere esclusa. Ma il nostro popolo e le nostre Forze Armate Nazionali Bolivariane (FARB nella loro sigla in spagnolo) sono pronti a reagire con eroismo e determinazione nel caso di un tale evento. Il patriottismo si è ravvivato come mai prima nella storia, noi siamo pronti a garantire la nostra indipendenza.
Il Venezuela è diventato l’argomento di discussione in tutto il mondo. La nostra ricchezza naturale, la nostra collocazione geografica nell’emisfero americano, la nostra dottrina politica per costruire un modello di società in cui prevalga la giustizia sociale, le nostre relazioni solidali e cooperative con le altre nazioni del mondo, la nostra ferma decisione di essere una nazione libera e sovrana, emancipata da ogni sorta di dominazione, fa di noi, come si dice, il gioiello della corona.

Saker: È alquanto chiaro che gli israeliani non hanno mai perdonato ad Hugo Chavez di aver parlato a favore dei diritti dei palestinesi e di aver denunciato apertamente le politiche israeliane. Per quel che lei ne sappia, al momento gli israeliani sono coinvolti in attività anti-venezuelane, incluso il sabotaggio economico, la sovversione politica, le operazioni segrete, eccetera? Quanto incide Israele in quel che oggi sta accadendo?

Ambasciatore Jorge Valero: Il governo israeliano non ha nulla da perdonarci. La nostra condizione di nazione sovrana ci garantisce il diritto di decidere come relazionarci alle altre nazioni del mondo. Difendere la causa palestinese è al centro della nostra politica estera. Abbiamo denunciato più volte il genocidio contro il popolo palestinese. Abbiamo chiesto la fine dell’occupazione della Striscia di Gaza e la fine della politica di sterminio di Israele contro la Palestina e i Territori Arabi Occupati. Noi riconosciamo alla Palestina lo status di nazione libera e sovrana, con la quale abbiamo forti legami di cooperazione. Su questo si basa l’odio di Israele verso la Rivoluzione Bolivariana. Non è una novità che quel governo sia coinvolto in piani di intervento contro il nostro paese. Il governo israeliano scommette sul rovesciamento del Presidente Nicolas Maduro da parte del governo di Donald Trump, ed ha riconosciuto il suo burattino.

Saker: Infine, cosa immagina possa accadere nel breve e nel medio periodo? Crede che il colpo di Stato di Guaido sia già fallito, o crede che questa sia solo una ritirata temporanea dell’Impero, e che ora potremmo vedere ulteriori tentativi per spezzare la Rivoluzione Bolivariana in Venezuela e nel resto dell’America Latina?

Ambasciatore Jorge Valero: L’unione civile-militare sta categoricamente sconfiggendo il colpo di Stato. Ciò non toglie che l’Impero non fermerà le sue pretese di destabilizzazione e colpo di Stato contro la Rivoluzione Bolivariana. Com’è stato dimostrato, la nostra gente è ispirata dal retaggio dei nostri liberatori e del supremo leader Hugo Chávez Fries. E in prima linea a combattere per la nostra sovranità a autodeterminazione c’è il Presidente Nicolás Maduro. Lo Chavismo è il nuovo modo di essere venezuelano.
Il popolo venezuelano resisterà, con eroismo e spirito patriottico, al costante assedio del governo di Trump. La Rivoluzione Bolivariana ha concepito un nuovo progetto nazionale, che vuole ottenere felicità, uguaglianza, libertà e fraternità per tutti i venezuelani. Questi sono i princìpi inerenti alla nostra democrazia e alla via venezuelana verso il socialismo.
Il popolo venezuelano ha resistito con dignità e stoicismo alle terribili condizioni impostegli dalle pretese imperiali di impedire l’avanzata del nostro processo rivoluzionario. Nessuna potenza straniera né alcuna sua marionetta interna saranno capaci di fermare la marcia trionfale della Rivoluzione Bolivariana.

Saker: Sua Eccellenza, la ringrazio per avermi concesso questa intervista!

pubblicato su The Saker il 19 febbraio 2019

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