martes, 25 de febrero de 2020

Venezuela: "LA BATALLA de los PUENTES" di Carlos Azpurua (Storia del tentativo fallito di invasione del 23/2/2019)



Esattamente un anno fa, il 23 di febbraio 2019, il multimilionario Richard Branson -in soldoni marca VIRGIN- aveva organizzato il megaconcerto "Venezuela Live Aid" nella cittadina colombiana di Cucuta, a ridosso della frontiera terrestre con il Venezuela. Le piu' note popstan latinoamericane parteciparono in un evento evento promosso dal monopolio mediatico internazionale, come spallata finale alla "tirannia di Maduro". Nella versione attualizzata dei "regime-change", trasfigurato come un "happening" creativo dei diritti umani, era programmata la forzatura della
frontiera per distribuire "aiuti umanitari" (forniti dagli Stati Uniti d'America) per alleviare la penuria provocata dal blocco dei medicinali ed alimentari (decretato dagli stessi Stati Uniti). Il tentativo di invasione del territorio del Venezuela non quaglio'. I constumatori di notizie "mainstream" costatarono la repentina scomparsa del soggetto-Venezuela da ogni spazio audiovvisuale. Deduzione: si era trattato di un coito interrotto.

Nella "Battaglia dei Ponti", documentario di buona fattura, Carlos Azpurua ricostruisce quella catena di eventi svoltisi sui due lati della frontiera, e spiega perche' la mobilitazione popolare, in sintonia con i militari patriottici -unidad civico-militar- riuscirono a impedire i'invasione del Venezuela.

Azpurua narra come l'iniziativa sovranista riusci' ad erigere un muro invalicabile contro paramilitares colombiani, finti aiutanti umanitaristi, showbusiness in cerca di facile pubblicita', diplomatici transnazionali sensibili alle lusinghe del Pentagono ed operatori mediatici, che agiscono sempre piu' come un un potere autonomizzato e svincolato da tutto. Anche dalla verosomiglianza.




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