Un protocollo non deve essere scritto solo da "scientifici" televisivi, con nulla pratica ospedaliera, preoccupati soltanto di portare in porto una delle "operazioni vaccinazioni obbligatore" in disputa sul mercato.I pazienti al primo posto, non le multinazionali del farmaco. Dopo "l'ordine sparso" che caratterizzo' la "fase-uno", oggi dovrebbero parlare i risultati -e i metodi- conseguiti nei vari centri clinici, e questi stanno scritti nelle cartelle cliniche dei pazienti che sono tornati a casa vivi..
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