Ferire il Venezuela significa implosione della OSA
Stavolta gli USA erano riusciti a stilare una lista di una dozzina di Paesi del continente americano, apparentemente "preoccupati" per la situazione interna del Venezuela. Era un tentativo audace di tirar fuori il cartellino rosso di espulsione, ma non sono riusciti neppure a sfoggiare quello giallo. La nuova diplomazia USA è vecchia come il cucù. Fa fronte comune con l'oligarchia, abbracciata impudicamente con la destra
globalista continentale e i governi post-costituzionali del Brasile, Argentina e Messico. Però non sono riusciti a concretizzare nulla di serio, levantando il consueto e quasi atavico polverone mediatico antibolivariano.
"Luis Almagro è una
caricatura -ha detto il rappresentante venezuelano- non vale la pena parlarne, parliamo piuttosto dei suoi
proprietari, quelli che lo pagano.
Ciò che ha fatto il
governo del Messico contro di noi è inaudito, pensiamo che il Venezuela
ha bisogno di un gruppo dell'OSA come il Messico ha bisogno del
muro."
L'ambasciatore Moncada ha sottolineato che "il governo degli
Stati Uniti è stato impegnato in una campagna per fare pressione sui
governi della regione e forzare questa sessione. Egli ha anche
sottolineato che l'intera operazione contro il Venezuela è stato guidata
dal governo degli Stati Uniti".
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