Agenti polizieschi hanno fatto irruzione nei locali dell'ambasciata del Venezuela a Washington, e si sono portati via gli attivisti a cui il governo di Caracas aveva affidato la custodia dei suoi locali diplomatici. Dopo la rottura delle relazioni diplomatiche, la protezione della sede dell'ambasciata -protetta dlla Convenzione di Vienna- era stata incaricata l'organizzazione Codepink che si batte contro le mire militari del Pentagono in sudamerica.
Codepink denuncia l'atto repressivo ordinato dalle autorita' USA che "..non hanno nessun diritto" di intervenire in una sede diplomatica, su cui loro vigilavano per evitare gli attacchi -anche violenti- dei simpatizzanti del golpista Guaido'.
Gli attivisti resistevano all'interno dei locali dal 1 maggio. Poi Trump ha deciso che il presidente del Venezuela doveva essere -senza lezioni- il deputato Guaido', il loro uomo a Caracas. Poi hanno tagliata l'acqua, la luce, hanno aumentato il livello delle provocazioni, arrivando anche al blocco del cibo ed aggressioni di ogni genere dall'esterno. Per Trump e le istituzioni USA, il diritto internazionala non esiste, e si arroga anche il diritto di nominare presidenti di altri Paesi, purchè siano loro graditi e ubbidienti. Ne deriva che si arroga anche il diritto di decidere l'uso di un'ambasciata.
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