USA proibisce i trasfermenti bancari, anche per la cura della leucemia
La storia del convegno tra il Venezuela e "l'Associazione per il Trapianto del midollo osseo" (ATMO) risale al 1997, quando Mercedes Alvarez accompagno' in Italia la sua nipotina Michelle per ricevere una terapia idonea ad un tipo di leucemia. In quel momento, la bambina aveva bisogno di un trapianto, impossibile in Venezuela per una persona di "reddito modesto", pero' con la
solidarieta' di molta gente riuscirono a raggiungere l'Italia e realizzare questa delicata operazione medica.
Al suo ritorno Mercedes, zia di Michelle, fondo' a Maracaibo la "Fondazione per il trapianto del Midollo Osseo", per consentire ad altri bambini bisognosi di poter affrontare un viaggio fino all'Italia e realizzare l'intervento. Ci vollero sette anni, ma riusci' a fondare una struttura gemellata con l'associazione italiana ATMO che aiuto' sua nipote e che -seccessivamente- diede impulso ai viaggi dei bimbi bisognosi di trapianto.
Secondo questa associazione, il "Programma umanitario di Cooperazione Sanitaria" tra il Venezuela e l'Italia, ha il sostegno istituzionale pubblico e privato della Repubblica Bolivariana del Venezuela, che organizza e finanzia -tanto in Venezuela come in Italia- le prestazioni sanitarie, gli esami specializzati e i farmaci per soddisfare le necessita' dei pazienti".
Il costo della degenza, alimentazione, medicinali -inclusi quelli del trapianto del midollo osseo- son gratuiti per le famiglie venezuelane perchè coperti dal programma previdenziale, appoggiato dallo Stato venezuelano e da PDVSA
(Petróleos de Venezuela SA)", sostiene l'asociazióne.
Storia dei bambini oerati
Dalla sua creazione nel 2006, piu' di mille pazienti sono stati assistiti, 300 hanno ricevuto il trapianto fino al 2015. Secondo Larry Devoe, segretario del Consiglio Nazionale dei Diritti Umani del Venezuela, piu' di 500 pazienti sono stati beneficiati dal convegno PDVSA-ATMO.
Una di loro e' Raylis, che nel 2013 ando' a curarsi di un ninfoma, e ricevette il trapianto grazie alla donazione del midollo osseo di uno zio. Rallys era molto conosciuto nell'Ospedale di Padova perche' suonava il violino durante il suo periodo di ricovero. Altri bambini, come Kevin y Juan Jose' arrivarono da luoghi come Maracaibo e San Cristobal con urgenza Italia. Con loro due il trattamento terapeutico ebbe pieno successo. Al pari di loro, Oscar di nove anni, e tanti altri.
Diverso il caso di Isabella di tre anni, marcata dalla sindrome di Chediak-Higashi, conosciuta anche come sindrome dei "bimbi grigi" che si cura solo con trapianto. Cinque mesi dopo il suo arrivo in Italia, ricevette il trapianto. Durante questo tempo, i genitori diventarono amici di una coppia di universitari che portarono Isabella a conoscere le montagne di Ponte di legno.
Alcune di queste storie si possono incontrare (qui), nella pagina dell'Associazione Trapianto Midollo Osseo (ATMO) italiana.
Come e' stato distrutto il Convegno
Il blocco è generato dagli appelli del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti (qui) che definisce ogni transazione del Venezuela come "sospettosa di provenire dalla corruzione, narcotraffico, terrorismo o violazione dei diritti umani". In questo modo, gli USA minacciano con sanzioni e ritorsioni qualsiasi banca che riceve risorse economiche venezuelane. A causa di cio', le banche trattengono il denaro o lo respingono.
Questa decisione di Washington, ha messo in pericolo di vita molti malati gravi che erano curati con normalita' fino a pochi anni fa, e che oggi sono in pericolo nella tappa decisiva per terminare l'iter medico. Alcuni sono ricoverati in strutture mediche del Venezuela, in attesa di poter viaggiare in Italia, pero' ora e' impossibile operarsi in questo Paese, se prima non vanno in porto i pagamenti rispettivi. Pero' sono proibiti da Trump che -in nome di sedicenti "diritti umani"- nega il diritto umano alla salute, anche all'infanzia.
Le morti provocate dal blocco del Venezuela furono qualificate (qui) da Alfred de Zayas, esperto indipendente dell'ONU, come "crimini di lesa umanita'"
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