jueves, 9 de enero de 2020

Le relazioni di Israele con le dittature sudamericane

Lo stato israeliano, con i nuovi governi fascisti in Sudamerica, ha trasformato il subcontinente latino-americano nel mercato di sbocco della propria industria bellica. I criminali golpisti in Cile e Bolivia hanno riservato alle minoranze indigene la stessa sorte del popolo palestinese, mentre il governo xeno-nazista brasiliano ha ridotto il “gigante” afroamericano nello sguattero preferito dell’amministrazione Trump.  

Stefano Zecchinelli - Lo stato israeliano, con i nuovi governi fascisti in Sudamerica, ha trasformato il subcontinente latino-americano nel mercato di sbocco della propria industria bellica. I criminali golpisti in Cile e Bolivia hanno riservato alle minoranze indigene la stessa sorte del popolo palestinese, mentre il governo xeno-nazista brasiliano ha ridotto il “gigante” afro-americano nello sguattero preferito dell’amministrazione Trump.
I torturatori sionisti collaborano con i fascisti sudamericani fin dai tempi delle dittature militari, ma ‘’Israele mantiene il “segreto difesa” sui rapporti che vigevano tra i due Paesi durante il periodo della dittatura. Mentre gli Stati Uniti hanno declassificato numerosi documenti che evidenziano il loro ruolo nel sostegno alla dittatura di Pinochet, Israele al contrario conserva per sé più di 19.000 pagine di documenti secretati, anche se contengono informazioni su familiari ebrei di cittadini israeliani scomparsi nell’epoca di Pinochet’’ 1, ci informa la giornalista Ramona Wadi. In Bolivia, col consenso della CIA e dell’estrema destra israeliana, fu il boia di Lione, Klaus Barbie, ad organizzare la caccia ad Ernesto Guevara, eppure lo “stato per soli ebrei” non ebbe ripensamenti: la lotta anticomunista aveva la priorità – secondo i sionisti – quindi l’alleanza con gli antisemiti, diretti responsabili della Shoah, riacquistava significato politico come negli anni ‘30. Israele, alleandosi col neonazismo internazionale, ha di fatto contribuito alla “nuova” globalizzazione dell’antisemitismo.
Le ombre del passato
Il presidente Bolsonaro, neofascista dichiarato, ha gemellato Brasilia con Tel Aviv paragonando le popolazioni arabe agli indios; ‘’popoli di troppo’’, in linea con l’Alt Right statunitense. Bolsonaro ed il suo Primo Ministro, Ernesto Araújo, sono fanatici sostenitori del cristiano-sionismo. Il padre di Ernesto Araújo, Henrique Fonseca de Araújo, fu procuratore generale del Brasile tra il 1975 e il 1979 sotto la dittatura del generale Ernesto Geisel, d’origine tedesca. I due impedirono l’estradizione in Germania di Gustav Franz Wagner, vicecomandante del campo di sterminio di Sobibor nella Polonia occupata. Gli storici ed i giuristi ritengono Wagner responsabile dell’annientamento pianificato di ben 200.000 detenuti ebrei, ‘’La Bestia’’ venne protetta dagli apparati dello Stato profondo americano-sionista perché utile nella crociata anticomunista. L’anticomunismo è stato l’antisemitismo del ventunesimo secolo; Israele, fin dal 1956, ha fatto dell’antisocialismo la sua ragion d’essere diventando uno ‘’stato del male’’ (Gideon Levy). I nazisti hanno pianificato lo sterminio del popolo ebraico (insieme a quello di molte altre minoranze), ma i sionisti hanno pianificato l’annientamento del popolo palestinese.
Il dittatore paraguayano, Alfredo Stroessner, diede il benvenuto all’architetto della Shoah, Josef Mengele, risparmiato dai Processi di Norimberga. Leggiamo il documentato giornalista Wayne Madsen:
“Figlio di un immigrato bavarese in Paraguay, Stroessner diede il benvenuto a due rifugiati nazisti in Paraguay: il Dr. Josef Mengele, il famigerato “Angelo della morte”, che condusse esperimenti grotteschi sui detenuti del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau nella Polonia occupata dai nazisti, ed Edward Roschmann, egualmente famigerato “Macellaio di Riga”. Roschmann, che supervisionò lo sterminio degli ebrei lettoni a Riga, entrò in Paraguay dall’Argentina con documenti sotto lo pseudonimo di Federico Wegener. Mengele ottenne la cittadinanza da Stroessner come José Mengele’’ 2
La famiglia dell’attuale presidente, Mario Abdo Benitez, è legata professionalmente al defunto dittatore, ciononostante Tel Aviv mantiene eccellenti relazioni col regime neoliberista paraguayanao che considera Hamas ed Hezbollah ‘’organizzazioni terroristiche’’. La pulizia etnica prima di tutto.
Il contributo sionista nello sterminio dei contadini in Colombia, Guatemala e Perù è tristemente noto. In collaborazione con l’esercito colombiano ed i narcotrafficanti, il MOSSAD è anch’esso responsabile dell’assassinio mirato di decine di leader sindacali e guerriglieri progressisti. In questo modo, a suon d’omicidi politici, si ricostruisce il fascismo.
Trump ed i suoi luogotenenti inglesi, hanno firmato delle normative liberticide che puniscono gli attivisti del BDS (campagna di boicottaggio dell’economia israeliana). Le attività antisioniste nei campus universitari vengono bollate come ‘’antisemite’’. Si tratta d’una vergogna; all’antisemitismo virtuale imputato agli attivisti anti-apartheid si contrappone l’antisemitismo reale degli sguatteri della Casa Bianca. Israele ne trae beneficio: le ombre del passato offrono ai guerrafondai la possibilità di completare lo sterminio anti-indios iniziato cinquant’anni fa. Il destino dei nativi americani, sotto le dittature di Bolivia, Brasile e Cile, non è dissimile dalla Shoah ebraica. Ci sarà una Norimberga anche per Trump, Netanyahu ed i loro sguatteri? Se i rapporti di forza non cambieranno, purtroppo, ne dubito.
Per Ramona Wadi: ‘’Mapuche e palestinesi sono stati vittime di una pulizia etnica dal loro territorio da parte dei colonizzatori e i rapporti militari tra il Cile e Israele servono al miglioramento della militarizzazione. La normalizzazione del colonialismo e del neoliberismo su scala internazionale alimenta le violazioni dei diritti umani perpetrate contro le popolazioni autoctone senza che queste violazioni siano mai sanzionate’’. Se Hitler portò i metodi colonialisti nel cuore dell’Europa, oggi l’imperialismo israeliano sta riproponendo la stessa ferocia contro la popolazione palestinese e i tutti i resistenti alla globalizzazione capitalista. Cosa fanno i ‘’giuristi democratici’’, dopo che la lobby israeliana ha fatto straccetti del diritto internazionale? Tacciono, perchè minacciati o corrotti.

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