miércoles, 4 de marzo de 2020

BRASILE: Bolsonaro promuove un autogolpe con Whatsapp

Il presidente Bolsonaro a favore di una marcia per attaccare il Congresso e la Corte suprema di giustizia, da tenersi la domenica del 15 marzo marzo. Secondo la stampa brasiliana il presidente ha pubblicato alcuni video di esplicito contenuto golpista. La giornalista Vera Magalhães del giornale Estadão ne ha rivelato alcuni (qui), che hanno destato grande scalpore  e indignazione.

Bolsonaro tira i fili di una corrente trasversale che spinge verso una contrapposizione di piazza. incluso con mezzi illegali, contro il potere legislativo e quello 


giudiziario. Si tratta di un sostanziale autogolpe per soggiogare la magistratura, deputati e senatori restii a subire in modo acritico, passivo, o non essere consenziente con la deriva neototalitaria della presidenza brasiliana.

Nelle reti sociali controllate da Carlos Bolsonaro -figlio del president-, si aizza una campagna propagandistica minacciosa. Rivendicano la chiusura del Congresso o la dimissioni forzate dei presidenti della Camera dei deputati e del Senato.

Un settore militare, rappresentato dagli ufficiali dell'entourage di Bolsonaro o istallati nei ministeri, per mezzo del generale Augusto Heleno non hanno scrupoli ad dire pubblicamente che "non ci lasceremo ricattare dal Congresso, che si fottano". Questa reazione e' scaturita dal rigetto di un provveddimento che garantiva un finanziamento straordinario di 6,9 miliardi di dollari al settore militare.

Questi si trovano in una situazione sempre piu' incomoda, dovendo conciliare il sostegno a un aclettico presidente sempre piu' sommerso nell'improvvisazione. Non solo. Comincia ad essere stridente l'allineamento totale con gli USA, spinto fino alla minimizzazione dell'industria militare statale, con l'abbabbandono della tradizionale dottrina dell'autonomia geopolitica. Come pure si percepisce come negativo l'insistenza ossessiva di Bolsonaro nel coinvolgere il Brasile in conflitti con i paesi sudamericani. L'aggressione contro il Venezuela risponde all'interesse politico del Bolsonaro di ingraziarsi a Trump, non del Brasile.

Fernando Henrique Cardoso, ex presidente ed esponente della destra, ha parlato di "crisi istituzionale dalle gravi conseguenze", e al pari di molti giudici della Corte Suprema Federale, ha protestato con forza. L'ex presidente Lula ha lanciato un appello alla resistenza.




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