jueves, 29 de julio de 2010

Fabbrica di cosmetici canadese sfrutta il femminicidio

VAMPIRISMO PUBBLICITARIO CONTRO LE DONNE MESSICANE ASSASSINATE a Cittá Juarez
www.nosotrasenred.org.
L'azienda canadese MAC-Rodarte, che opera nel settore cosmetico, vuole lanciare per metà settembre una campagna pubblicitaria ispirata a Ciudad Juárez e ai femminicidi. Nomi come "Juárez", "Ghosttown", "Factory", "Bordertown", "Sleepwalker" (sonnambule = prostitute) sono solo alcuni dei nomi usati per i nuovi prodotti. Il look delle modelle è un look cadaverico, grottesco, quasi vampiresco.
È indubbiamente un'operazione mediatica, che punta ad ottenere la massima proiezione (anche se negativa) alla campagna e all'impresa. Davanti a questo tentativo maldestro di banalizzare il problema e di speculare sulle donne assassinate e scomparse, vi invito ad entrare nella pagina dell'impresa (http://www.maccosmetics.ca/customerservice/email.tmpl) e a copiare & incollare la seguente lettera:

Ho saputo della vostra nuova campagna pubblicitaria di cosmetici ispirata a Ciudad Juárez.

I femminicidi a Ciudad Juárez, Chih. (Messico) non sono una frivolezza: negli ultimi 17 anni sono scomparse e morte più di 1000 donne e bambine a causa di questo terribile fenomeno e non esiste una ragione plausibile per farne oggetto di una campagna pubblicitaria ed utilizzarle a fini commerciali.

Se credete che pur attraverso una pubblicità negativa otterrete una proiezione mediatica e, di conseguenza, un aumento delle vendite, vi sbagliate di grosso: da parte mia NON COMPRERÒ MAI, NON REGALERÒ NÉ CONSIGLIERÒ I VOSTRI PRODOTTI.

E se credete di poter lavare le vostre coscienze donando 100 mila dollari o qualunque altra somma ad organizzazioni che lottano contro il femminicidio, vi sbagliate ancor di più.


FABRICANTE CANADIENSE DE COSMÉTICOS EXPLOTA EL FEMINICIDIO de Ciudad Juarez - Carta de protesta
La compañía canadiense de cosméticos MAC-Rodarte quiere lanzar para mediados de septiembre una campaña publicitaria inspirada en Ciudad Juárez y en los feminicidios (http://www.eluniversal.com.mx/notas/697220.html). Es indudablemente una operación mediática, que apunta a darle la mayor proyección posible (aunque negativa) a la campaña y a la empresa. Ante este intento de banalizar el problema y especular sobre las asesinadas y desaparecidas, les pedimos entrar a la página de la empresa (http://www.maccosmetics.ca/customerservice/email.tmpl) y mandar la siguiente carta:

Me enteré de su nueva campaña publicitaria de cosméticos inspirada a Ciudad Juárez.

Los feminicidios en Ciudad Juárez no son una frivolidad: en 17 años han desaparecido y muerto más de 1000 mujeres y niñas por este terrible fenómeno y no hay razón plausible para volverlas objeto de una campaña publicitaria y utilizarlas para fines comerciales.

Si creen que aún mediante una publicidad negativa tendrán una proyección mediática y por ende un aumento de las ventas, se equivocan: por mi parte
JAMÁS VOY A COMPRAR, REGALAR NI RECOMENDAR SUS PRODUCTOS.

Y si creen poder limpiar sus conciencias donando 100 mil dólares o cualquier otra suma a organizaciones que luchan contra el feminicidio, están todavía más equivocados


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