Insufficiente manutenzione o sabotaggio della centrale idroelettrica del Guri? Appena qualche minuto dopo l'oscuramento totale del paese, il vicepresidente nordamericano M. Pence e il senatore ultras Narcos Rubio, con toni trionfali annunciarono il rovinoso blackout, fornendo dettagli e dati ancora sconosciuti a tutti. I loro tifosi europei, sulla stessa falsariga, danno massimo risalto alla presunta mancanza di generatori di energia autonoma negli ospedali. Puntavano il dito accusatore contro il governo venezuelano, tacendo benevolmente su chi aveva attentato contro i beni, sicurezza e salute di 30 milioni di persone.
Francamente é di zero
credibilitá l'ipotesi che le autoritá si siano dimenticate della
manutenzione di una struttura che genera il 70% del fabbisogno
elettrico nazionale. C'é stato un crollo totale e simultaneo -non
progressivo- della distribuzione elettrica..
Ció é possibile soltanto
con un attacco backbon al sistema computerizzato (hack&crac)
che regola la colonna vertebrale delle turbine del Guri.
Solo le principali potenze
mondiali hanno la capacitá operativa e la tecnologia per poter
penetrare ed azzerare il sistema di gestione informatica della diga
amazzonica del Guri. Pochissime potenze hanno la capacitá di
convogliare milioni di incursioni al secondo, simultanee, per
rendere inservibili strutture di tale importanza strategica.
Tra queste potenze, solo gli Stati
Uniti hanno ripetutamente minacciato di adire la “soluzione
militare” contro il Venezuela. La Cina e la Russia, invece, sono suoi
“alleati strategici” ed hanno posto il veto alle insistenti pretese di
“ingerenza umanitaria” nel paese sudamericano.
Soltanto gli Stati Uniti,
per bocca di Obama, proclamarono che il Venezuela é un loro “nemico
inusuale e straordinario”. Non é dato sapere se i notabili dell'UE,
stanziali a Bruxelles, condividano simili castronerie; in ogni caso
reggono il bordone a Washington e adottano sanzioni e rappresaglie
finanziarie, indossando la curiosa veste di
sanzionati-sanzionatori. Sanzionati da Trump per commerciare con la Russia e sanzionatori dei
“nemici inusuali” di Trump.
Trenta milioni di abitanti del paese di Simon Bolivar sono stati privati per 4 giorni e 4 notti dell'elettricitá, obbligandoli a vivere senza internet, Tv-radio, telefonia, bancomat e frigoriferi, costringendo a buttare il cibo decomposto. Il popolo, peró, non si é fatto prendere dalla disperazione, né ha dato vita a tumulti e saccheggi come speravano a Washington. E i melliflui tifosi che da Bruxelles parlano a nome dell'Europa, devono giá prender atto dello scaricabarile del "diplomatico" Elliot Abrams che sposta le responsabilitá degli USA sul Mossad di Israele.
11/3/2019
Trenta milioni di abitanti del paese di Simon Bolivar sono stati privati per 4 giorni e 4 notti dell'elettricitá, obbligandoli a vivere senza internet, Tv-radio, telefonia, bancomat e frigoriferi, costringendo a buttare il cibo decomposto. Il popolo, peró, non si é fatto prendere dalla disperazione, né ha dato vita a tumulti e saccheggi come speravano a Washington. E i melliflui tifosi che da Bruxelles parlano a nome dell'Europa, devono giá prender atto dello scaricabarile del "diplomatico" Elliot Abrams che sposta le responsabilitá degli USA sul Mossad di Israele.
11/3/2019
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