EROISMO di MASSA
Hector Rodriguez Castro Pazienza e tempo sono i due guerrieri piu' potenti, scrisse il romaniere russo Lev Tolstoi, e questi due guerrieri fanno parte di quessto straordinario esercito che e' il Venezuela. Perche' qui quando parliamo di guerrieri non ci riferiamo solo al popolo in armi, ma a tutti noi, donne e uomini, bambini e adulti, delle citta' e della campagna, a tutti quelli che amano questa patria e andiamo ogni giorno nelle piazze a lottare, studiare, lavorare per le nostre famiglie e per il nostro paese.
Siamo i
negri che ci trasfosformammo in “libertos”
quando fuggimmo, siamo i
bianchi “criollos” che ci battemmo contro l'esercito coloniale; siamo gli indigeni che non ci lasciamo sottomettere dalla cultura forestiera; siamo i meticci, zambos e mulatti. I “pardos” che formiamo la gran maggioranza degli abitanti di questa nazione tropicale e che ci caratterizziamo -tra molte cose- per avere tanta pazienza.
bianchi “criollos” che ci battemmo contro l'esercito coloniale; siamo gli indigeni che non ci lasciamo sottomettere dalla cultura forestiera; siamo i meticci, zambos e mulatti. I “pardos” che formiamo la gran maggioranza degli abitanti di questa nazione tropicale e che ci caratterizziamo -tra molte cose- per avere tanta pazienza.
Siamo tanto
pazienti che negli ultimi 20 anni hanno tentato di sconfiggerci, di
piegarci usando ininterrottamente, una dopo l'altra, molte di quelle
strategie di guerra che hanno distrutto societa' e nazioni nei
quattro angoli del pianeta. Tentarono di asfissiarci con i metodi
delle cosiddette rivoluzioni colorate, trapiantate -dall'anno 2000-
all'interno di alcuni paesi situati dietro quella che fu la cortina
di ferro in Europa orientale. Tutte queste “rivoluzioni” hanno
caratteristiche comuni: iniziano con proteste gestite dal alcune
organizzazioni non-governative (ONG) e movimenti di studenti, e
ricevono gli aiuti che apertamente “difendono l democrazia e la
liberta'” in Occidente. E ricevono anche un decisivo appoggio
economico.
Possiamo
elencare: quella delle Rose in Georgia nel 2003; quella Arancione in
Ucraina nel 2004; quella dei Tulipani nel Kirghsistan nel 2005;
quella del Cedro nel Libano nel 2005; quella dei Gelsomini in Tunisia
nel 2010. In pochi mesi, massimo tre o quattro mesi, in ognuno di
questi episodi riuscirono sommuovere la fiducia e l'unione di questi
popoli, riuscendo a far scontrare fratelli contro fratelli. Per
ottenerlo, sfruttarono caratteristitiche peculiari dovute a una lunga
storia di conflitti, odio senza perdono, violenza razziale e persino
sessuali.
In
Venezuela, le sedicenti organizzazioni non-governative (ONG), furono
delle “facciate” usate come copertura per far arrivare soldi che
finanziarono -e finanziano tuttora- la violenza, far ricorso ai
media, spingere le comunita' a commettere azioni, persino fasciste.
Dalle loro trincee parlarono di orde, poi di circoli bolivariani,
infine di collettivi. Attaccarono i servizi, incanaglirono contro la
condizione femminile, facendo sparire le tovagliette sanitarie
necessarie per i loro cicli mestruali. Poi fu la volta dei bambini,
privandoli del latte e medicinali.
La guerra
di logoramento comincio' nel 2001 con l'obiettivo principale del
nostro piu' alto dirigente Hugo Chavez, con il proposito manifesto
di imporci di seguirlo o che ci arrendessimo. Eppure, nonostante la
sua scomparsa fisica, la nostra resistenza continua perche' seguiamo
il suo esempio.
Quattro anni fa si moltiplicarono le eggressioni al
governo: quotidianamente lanciano accuse di corruzione,
inefficienzae illegalita'. Pero' qui, quasi nessuno -con l'eccezione
di quelli caduti sotto il controllo della paura, l'odio e l'egoismo-
e' capace di alazare le mani contro i suoi fratelli. Nessun
stratagemma del colore che sia, nessuna pressione economica e'
riuscito a farci perdere la calma, nessuno e' riuscio a sconfiggere
la nostra pazienza o debilitare la nostra resistenza.
Il tempo,
questa todopoderoso che affronta Bolivar sul Monte Sacro (1), in
quella specie di delirio dove il Libertador si riconosce come un
semplice e umile mortale, si completa con la nostra pazienza e
senza disperarci conserviamo la determinazione, utilizzando il dio
Cronos come un alleato per spezzare l'impazienza del nemico.
Aspettiamo
con speranza,sereni, perche' sono piu' di cinque secoli che
resistiamo alla violenza colonialista, dapprima degli europei e poi
degli Stati Uniti. Qualsiasi sacrificio è valido quando si sta
costruendo le condizioni per riuscire a ottenere -come popolo- la
maggior somma di felicita' possibile.
Note del traduttore
(1)Nel
secolo XVI, XVIe siècle, il commercio egli schiavi da esportare
nelle Americhe, ha il suo inizio ufficiale, ma anche la resistenza a
gesta cosi' abiette. Il trattamento disumano subito, è la causa di
numerose ribellioni contro la brutale dinamica economica e sociale a
cui sono stati sottomessi. La fuga verso le montagne era uno dei
mezzi per liberarsi dal flagello schiavista. I fuggiaschi formarono
dei villaggi in localita' nascoste. I Bianchi li chiamavano
“cimarrones”, la stessa parola con cui designavano il bestiame
selvatico o quello che si disperdeva nei pascoli. In Venezuela,
questi villaggi di fuggitivi africani sono conosciuti come “cumbes”
o”rocelas”.
(2) Il
termine “zambo” designava i meticci originati tra afro-americani
o amerindiani nell'America iberica.
(3)
“Pardo”, a volte detti “tri-razziali” è un antico
termine delle colonie spagnole d'America che designa i discendenti
degli schiavi africani mischiati con europei e indios, che formano un
popolo che non e' ne' meticcio e neppure mulatto.
parfois
aussi appelé "tri-racial", est un ancien terme des
colonies espagnoles d' Amérique qui désigne, compte tenu du
métissage, les descendants d'esclaves africains qui se sont mélangés
à des Européens et à des Indiens pour former un peuple qui n'était
ni métis ni mulâtre.
(4) Il
giuramento del Monte Sacro (Il Discorso della Montagna) e' una
promessa fatta dal Libertador Simon Bolivar, il cui obiettivo
personale era generare le forze necessarie per raggiungere
l'indipendenza delle Americhe “spagnole”. Bolivar visito' Roma
il15 agosto 1805, in Italia.
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