storica e a Londra non basta offrire i servigi piu' bassi ai “consanguinei” di Washington. A Hongkong come a Gibilterra.
Tuttavia,
tra il Venezuela e il Brasile, dove persistono delle incrostrazioni
territoriali, esistono tre microstati -Guyana, Surinam e Guyana
francese- frutto del colonialismo britannico, olandese e francese.
Nella parte di lingua inglese che ha una frontiera con il Venezuela,
Londra ha allestito una base militare per l'addestramento di
mercenari, sotto le “mentite spoglie” di rifugiati
anti-bolivariani da sacrificare per la destabilizzazione
territoriale.
La
notizia e' confermata anche da María Zajárova, incaricata del
ministero degli Affari esteri della Russia: “I britannici stanno
addestrando decine di pseudo-rifugiati, per fornire dapprima una
formazione militare, successivamente integrare gruppi di sabotaggio”.
La diplomatica russa ha segnalato che la base militare e' localizzata
in una delle isolette alla foce dell'Esequibo, e viene giustificata
con il pretesto della lotta al “contrabbando di armi e droghe”.
Nel
dicembre 2018, l'allora ministro della difesa britannico Gavin
Williamson, confermo' che il Regno Unito -dopo l'uscita dall'Unione
Europea- avrebbe approntato nuove basi militari nei Caraibi. Tutto
questo conferma che l'obiettivo veritiero e' la conformazione di
bande armate specializzate in azioni di terrorismo.
Maria
Zajárova ha criticato l'imponente campagna mediatica tesa a
screditare il governo legittimo del Venezuela; soprattutto quelli
degli Stati Uniti che lo accusano di essere la causa d'ogni male
possibile e immaginabile nella regione. Persino quella di costituire
“..una delle piu' grandi minacce in materie di droghe per gli USA”.
Una pura assurdita'. poiche' il Venezuela abbatte ogni aereo della
flotta “air cocaina” che dalla Colombia attraversa il suo
territorio.
Vale
la pena verificare che ne pensa l’Ufficio delle Nazioni Unite
contro la droga e il crimine o il rapporto annuale dello stesso
Dipartimento di Stato nord-américano, in cui sono indicati i
maggiori fornitori di droghe dell'emisfero occidentale. Non e' il
Venezuela ma quella Colombia con cui Washington è alleato
incondizionale, in un bizzarro connubio tra numeri uno nella
fabbricazione e nel consumo di cocaina.
La
liberta' d'espressione di cui mena vanto il latifondo mediatico
preferisce occultare che la polizia venezuelana ha sequestrato -tra
il2005 e il 2018- 700mila tonnellate di droghe nelle zone di confine.
Parola delle istituzioni internazionali. Ma gli USA, la codina scia
britannica (Canada e Regno Unito) e l'UE intensificano la tresca per
portare la Colombia all'interno della NATO. Per ora l'hanno
posizionata come “membro osservatore”, il resto si vedra',
poiche' si tratta di far ingoiare poco a poco questo rospo
avvelenato.
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