lunes, 25 de mayo de 2020

Gran Bretagna: Bank of England rifiuta restituzione dell'oro del Venezuela






Il Venezuela fa causa contro la Banca d'Inghilterra (BoE) per ottenere la restituzione di quella parte delle sue riserve auree depositate, secondo una dichiarazione rilasciata il 21 maggio dallo studdio legale che difende le buone ragioni del Venezuela. L'ammontare del maltolto e' da capogiro: 31 tonnellate d'oro per un valore di 1 miliiardo con 700 milioni di dollari.

Dallo scorso aprile, Zaiwalla Co Caracas ha chiesto alla Banca d'Inghilterra (BoE) di restituire l'equivalente di un miliardo di dollari dalle sue riserve,  trasferendole direttamente al Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), al fine di combattere la pandemia di coronavirus.


La Banca d'Inghilterra non ha dato nessun cenno di assenso, trincerandosi dietro il pretesto che non riconoscerebbe la piena "legittimita' delle attuali autorita'" che dirigono il Banco del Venezuela e -udite- dello stesso governo nazionale. Mai un pretesto si rivela cosi' inconsistente, dato che la medesima ONU riconosce a pieno titolo il governo bolivariano. Al punto che l'anno passato, tra i membri non permenenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, faceva parte la Repubblica Bolivariana del Venezuela.

Pertanto il vero problema e' che il Banco d'Inghilterra non risconosce piena legittimita' nemmeno all'ONU, ma soltanto ai desiderata geopolitici del governo del signor Trump. In altre parole, i banchieri di Sua Maesta' -per predilezioni di ordine materiale piu' che di scienza giuridica- si conformano al principio -insostenibile- che una ordinanza interna emanata dallo Stato USA, abbia una valenza internazionale. Le leggi USA sarebbero universali, senza frontiere.Venezuela

Quando cio' avviene nel mezzo di una emergenza sanitaria internazionale, in cui le migliori energie vanno impegnate senza ambagia, diventa una crudelta' non giustificabile..neppure con l'inconscia inclinazione verso la "fratellanza anglosassone" o il risveglio incontrollabile dell'atavico istinto predatorio.

"Mentre sono in gioco delle vite, non è il momento di provare a segnare punti politici […] La Banca d'Inghilterra ha l'obbligo morale di consentire al Venezuela di vendere l'oro del paese per consentire all'UNDP di aiutare efficacemente il popolo venezuelano nella lotta contro Covid-19 ", ha affermato Sarosh Zaiwalla, l'avvocato che rappresenta Caracas.


"Questa non è la prima volta che la Banca d'Inghilterra ha agito come agente di saccheggio contro il popolo. Oggi, sta violando i contratti e truffa le nazioni approfittando della pandemia. Un crimine contro l'umanità ", ha risposto il 21 maggio su Twitter Samuel Moncada, ambasciatore del Venezuela presso le Nazioni Unite. Contattata da AFP e Reuters, la Bank of England, che detiene molte riserve auree per conto di molti paesi, ha dichiarato di non commentare i rapporti scon i clienti.

Oggi, la decisione della BoE e' stata presa nel contesto di condizioni critiche in Venezuela, già sofferente per il triennale blocco economico, aggravata per il recente blocco navale delle coste del paese sudamericano. A metà marzo a Caracas era già stata rifiutata una richiesta finanziaria per la campagna contro il Covid-19 da parte del Fondo monetario Internazionale.
 

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