Continua l'offensiva censoria contro le voci antiegemoniche o fortemente critiche della politica di liberismo militarizzato degli Stati Uniti. Stavolta, Facebook ha chiuso lo spazio d'espressione della web italiana L'AntiDiplomatico, colpevole di denunciare troppo sistematicamente i delitti perpetrati troppo disinvoltamente in America latina. Da chi? Dai figuri che raccolgono i favori, emolumenti e spalleggiamento diplomatico della Casa Bianca e -ovviamente- dell'eurocrazia di Bruxelles. Facebook ha sospeso L'Antidiplomatico perche' tenta di limitare
l'informazione sulle rivolte popolari che si succedono con sempre piu' frequenza ad Haiti, Ecuador, Cile, Argentina e Bolivia.
E' un momento cruciale, e' necessario denunciare gli abusi e la censura di cui sono vittime le web critiche, antiliberiste o che contrastano il dominio arrogante dell'unipolarismo ain fase calante. E' ora di prendere in considerazione l'approdo ad altre piattaforme informative piu' tolleranti come Telegram, Kontact (https://kontakt.ru). Alla luce del fatto che nonostante il negazionismo dei nostri diritti sociali, conserviamo ancora il potere di secessione dall'autoritarismo di mercato. Non siamo piu' cittadini con pieno diritto? Allora facciamo valere i diritti del consumatore, colpendo il portafoglio-clienti.
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