jueves, 11 de septiembre de 2008

Dopo l'attentato al gasodotto, espulso ambasciatore USA



Tito Pulsinelli


Il Presidente della Bolivia Evo Morales ha dichiarato "persona no grata" all'ambasciatore degli Stati Uniti P.Goldberg, che dovrà abbandonare il Paese andino appena gli verrà notificata l'espulsione.
Nelle ultime settimane, il governo di La Paz aveva ripetutamente allertato sulla gestazione di un "golpe" dei civili condotto dai separatisti, appoggiati dagli Stati Uniti.
La goccia che ha fatto travasare il vaso è stato il sabotaggio terrorista contro il gasodotto che convoglia il gas verso il Brasile, avvenuto nella mattinata di martedì. Sono diminuiti i volumi esportati.

Questo sabotaggio produrrà la perdita di 1oo milioni di dollari nei prossimi 20 giorni. I responsabili di questo gravissimo sabotaggio economico, sono i gruppi separatisti e i prefetti che sono usciti sconfitti dal referendum revocatorio di un mese.
Costoro, da quindici giorni hanno scatenato una campagna di destabilizzazione "in crescendo": blocchi stradali, occupazione dei caselli stradali, uffici delle imposte, radio comunitarie e aggressioni a giornalisti.

I separatisti puntano allo "scontro finale", convinti che sono in grado di dare la spallata ad un governo che -solo un mese addietro- ha ricevuto il 70% dei voti. I dirigenti del separatismo -tutti grandi proprietari terrieri- hanno fretta, perchè manca un mese ai raccolti e rischiano grandi danni economici.
Hanno auto-isolato le loro province, scatenato una caccia alle streghe contro i contadini, e presto si ritroveranno senza benzina ed elettricità. Cercano smaccatamente i morti, preda del delirio settario del "tanto peggio tanto meglio"
Il governo non ha ordinato la repressione, nè lo stato di emergenza, ma comincia ad essere pressato da quelli che invocano la sanzione e la neutralizzazione delle forze anti-nazionali.

Si giocano il tutto per tutto, come avvenne cinque anni fa in Venezuela, dove attuarono una serrata padronale, chiusero l'industria petrolifera e smisero di rifornire le città di ogni derrata alimentare. Era il Natale del 2001 e persero. In Bolivia hanno scelto il periodo a ridosso dei grandi raccolti.

Si tratta di guerra economica senza armi, prevista dai manuali del Pentagono quando vogliono sbarazzarsi di un governo scomodo. In Venezuela i danni ammontarono a 20 miliardi di dollari, più o meno come quelli inferti due anni fa dall'aviazione israeliana all'economia libanese.

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