Il prossimo vertice NATO sarà il primo a cui parteciperà il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Si terrà il 24 e 25 maggio nei nuovissimi edifici della sede dell'Alleanza atlantica a Bruxelles, la città dove ha base la NATO e l'Unione Europea (UE), due istituzioni che collaborano strettamente nelle loro politiche militari.
La NATO e gli Stati membri hanno preso parte a guerre e interventi militari illegali in Jugoslavia, Afghanistan, Libia, Iraq, Siria, nel Mar Mediterraneo e nell'Oceano Indiano.
Essi contribuiscono grandemente all'instabilità internazionale, alla corsa agli armamenti e alla militarizzazione.
La NATO resta legata alla più grande minaccia contro l'umanità: le armi nucleari. Di vertice in vertice la NATO perpetua, mette in opera ed estende la sua politica di guerra e di dominio. Il mondo intero è testimone delle conseguenze di questa politica: interi paesi sono devastati, milioni di persone diventano profughi, soffrono terribilmente o restano uccisi; l'ambiente si sta deteriorando in modo disastroso, l'estremismo violento e il terrorismo sono in aumento; tensioni e conflitti militari si moltiplicano; la proliferazione delle armi nucleari e il rischio di una guerra nucleare è in aumento.
La sola risposta della
NATO di fronte a queste terribili conseguenze è quella di una
accelerazione ulteriore del militarismo e della guerra. Tutti gli stati
membri della NATO sono chiamati ad aumentare la loro spesa militare al
2% del PIL. In questo momento di crisi economica e di austerità, ciò
equivale a ridurre sempre più gli stanziamenti destinati ai bisogni
sociali, all'istruzione, alla giustizia, alla cooperazione
internazionale e alla tutela dell'ambiente, che sono essenziali per
costruire un mondo più pacifico e stabile.
Gli Stati membri della
NATO utilizzeranno il 20% del loro bilancio per la difesa in
attrezzature militari: navi da guerra, aerei da combattimento, droni,
bombe, tecnologia. La potente lobby delle armi si strofina le mani in
anticipo. La Nato accelera la corsa agli armamenti a scapito dei
meccanismi diplomatici per la risoluzione dei conflitti.
La NATO sta aggravando
le tensioni con la Russia, con il dispiegamento di truppe e armamenti al
suo confine e l'installazione di un sistema di difesa anti-missili.
Tutto questo rilancia lo sviluppo militare e impedisce la costruzione di
relazioni pacifiche e una comprensione reciproca vantaggiosa.
La NATO e gli Stati
membri moltiplicano gli interventi al di fuori dei loro territori e
aumentano la loro presenza in tutto il mondo attraverso partenariati e
"coalizioni dei volenterosi". Aumentano il loro dominio economico,
politico e militare, piuttosto che investire politicamente e
finanziariamente nelle Nazioni Unite per raggiungerne l'obiettivo di un
mondo pacifico e più sicuro.
La NATO presenta lo
sviluppo delle sue politiche nucleari come "garanzia" suprema sicurezza
dei suoi membri, nonostante il fatto che la maggioranza dei paesi del
mondo stia intavolando negoziati per un trattato che bandisca le armi
nucleari. Nel frattempo, le armi nucleari statunitensi di stanza in
Europa - sotto la copertura della NATO - e altrove, sono ammodernate a
colpi di decine di miliardi di dollari.
Non vogliamo la
militarizzazione dell'UE, né di una superpotenza europea, come
preconizzano sempre più insistentemente i dirigenti dell'Unione. La
chiusura militare delle frontiere europee non è una risposta alla sfida
dell'immigrazione. I rifugiati sono i benvenuti.
La NATO è la macchina da
guerra più aggressiva al mondo. Abbiamo bisogno, con urgenza, di pace e
di sviluppo durevole. Ci appelliamo a tutte le persone e alle
organizzazioni amanti della pace a unirsi alle proteste contro il
vertice NATO a Bruxelles e in tutto il mondo. Esercitiamo pressioni sui
nostri governi perché investano nel benessere sociale, non nella guerra.
Domandiamo apertamente ai nostri governi di lasciare la NATO e che la
NATO venga sciolta. Sul sito www.stopnato2017.org si possono visionare i firmatari, firmare l'appello e partecipare al contro-vertice.
Bollettino trimestrale del Comité de Surveillance OTAN N°64
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
http://www.vocidallastrada.org/2017/04/investire-nella-pace-non-nella-guerra.html#more
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