viernes, 16 de noviembre de 2007

Infanzia: Movimenti SudAmerica in fermento

(AGI) - Bogota', 16 nov. - Per dire no allo sfruttamento minorile, alle tratte di esseri umani e agli abusi sessuali ai danni dei bambini, i movimenti sociali dell'America Latina impegnati nella difesa dei diritti dell'infanzia hanno promosso per tutto il mese di novembre iniziative nel continente. In occasione del diciottesimo anniversario della convenzione Onu sui diritti del bambino (firmata a New York il 20 novembre 1989) i movimenti sociali Nats (Ninos y Adolescentes Trabajadores, bambini e Adolescenti lavoratori nell'acronimo spagnolo) fanno sentire la propria voce anche grazie alla cooperazione italiana, come il Movimento Laici per l'America Latina (Mlal) di Verona e Aspem di Cantu' (aderenti a Focsiv), Sal e Asal di Roma (aderenti a Cipsi), il commercio equo come la centrale di importazione 'Equomercato' di Cantu', la facolta' di Scienza della Formazione di Bologna.
"I movimenti di bambini e adolescenti lavoratori hanno compiuto trent'anni di storia in America Latina", ha sottolineato Cristiano Morsolin, educatore e operatore di reti internazionali per la difesa dei diritti umani in Sud America dal 2001 e co-fondatore dell'Osservatorio sulla Regione Andina Selvas. L'Osservatorio, ha aggiunto, "continuera' a monitorare questo importante processo di cambiamento dal basso, che crede in una nuova cultura dell'infanzia e adolescenza e rompe i clique adultocentrici ed eurocentrici". Nei prossimi giorni Selvas raccontera' le varie manifestazioni Nats che si stanno preparando a Lima (Peru'), Cordoba (Argentina), Asuncion (Paraguay), Bogota (Colombia) e il seminario internazionale nell'ambito della Terza conferenza mondiale sull'infanzia (che si sta realizzando a Barcellona) dal titolo 'Riflessione collettiva a partire dalla realta' dei bambini e adolescenti lavoratori nel mondo'.
"Ogni percorso di organizzazione dal basso e di cittadinanza attiva specialmente rappresenta una speranza per la sconfitta della poverta', per la pace e per la difesa della dignita' umana", ha scritto in un messaggio inviato a Selvas Luisa Morgantini, vice presidente del Parlamento Europeo. La Morgantini ha ricordato il sacrificio di Iqbal Masih, "che a quattro anni comincio' a lavorare in condizioni di schiavitu' diventando poi il simbolo della lotta contro lo sfruttamento minorile", e quello di tanti altri che "ci hanno insegnato che i bambini non sono solo vittime ma possono essere soggetto e protagonisti della conquista delle liberta' e della dignita'".
La difesa dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ha continuato la vice presidente, "e' un tema delicato ed essenziale, riconosciuto sin dal 1989 dalla convenzione Onu sui diritti del bambino e ribadita con leggi e risoluzioni in varie sedi internazionali e parlamentari, tra cui anche al Parlamento Europeo e all'Organizzazione mondiale del lavoro". Non si tratta di eurocentrismo, ha messo in evidenza, "quando si difendono i diritti dei bambini a un infanzia dignitosa e all'istruzione o della battaglia contro lo sfruttamento del lavoro minorile: eurocentrismo e' continuare a praticare politiche economiche che usano la manodopera a buon mercato e speculano sul lavoro dei bambini". E ancora: "significa appropriarsi delle risorse di un paese non ai fini dello sviluppo ma unicamente inseguendo la logica del profitto".
L'impegno dei movimenti sociali, ha concluso, "e' fondamentale per liberare anche i bambini dallo sfruttamento. E' questa pressione che ha indotto alcuni governi dell'America Latina, come Venezuela e Bolivia, a incontrare delegazioni di questi movimenti e dimostrare una necessaria volonta' di ascolto, dialogo e inclusione". (AGI)

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