jueves, 22 de noviembre de 2007

Iran vende il petrolio in euro

L'Iran è passata alle vie di fatto, ora vende il suo petrolio in euro, abbandonando definitivamente la moneta degli Stati Uniti, che è in caduta libera. Dallo scorso settembre, infatti, gli iraniani avevano cominciato a vendere i propri idrocarburi in yen.

E' un colpo serio non solo al "prestigio" ma alle fondamenta del dollaro, poichè ci sarà una diminuzione sensibile del circolante verde. Finora uno dei punti di forza del dollaro risiedeva nell'obligatorietà di quotare ogni materia prima o agro-alimentare con la divisa di Washington.
In altre parole, da un lato c'era chi metteva sulla bilancia materie prime o manufatti, dall'altra c'era chi si limitava a mettere solo i biglietti usciti dalla zecca della Federal reserv degli USA.

Per comprare qualsiasi cosa nel mercato mondiale, erano necessarie le banconote degli USA, e molti Paesi dovevano indebitarsi per poter avere accesso alle materie prime. E pagare i relativi interessi da usura. Massime con il petrolio ed il gas. Ora il $ ha perso questo piedistallo -già erosionato dall'euro- e sarà sempre meno presente nel mercato internazionale. Un segno tangibile del tracollo imperiale.

L'Iran si appresta alla fase esecutiva del progetto di varo di una propria Borsa, che romperà il monopolio di New york (Nymex)e di Londra (IPE).
Il "petrodollaro" è un ricordo del passato. Riuscirà Bush e la sua smascherata banda a bombardare l'Iran?

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