domingo, 6 de enero de 2008

Colombia- Balletto macabro allontana la pace

La favola natalizia è diventata un giallo con effetti speciali curati dai servizi segreti, menzogne dei poteri e dei contropoteri, trionfo della logica del "fine che giustifica i mezzi".
Il prezzo di questo balletto macabro è che la pace si allontana, ghignano soddisfatti gli estremisti dei due lati della barricata. E la gente, quella che non parla mai in TV, quella cui non viene mai messo davanti alla bocca un microfono, deve prepararsi a pagare un ulteriore prezzo fatto di sangue e sfollati.

Da un lato c'è un Presidente militarista -cui la guerriglia uccise il padre- psicologicamente ostile al dialogo e a soluzioni non-militari, che fu tra i fondatori delle bande paramiliari in Antioquia. Solo un mese fa, Uribe fece abortire l'altro tentativo di mediazione che il Venezuela aveva attivato dopo le sollecitazioni dei familiari degli ostaggi.

Uribe, mandò tutto all'aria, reclamando a gran voce che venissero presentate "prove di vita" dei prigionieri della FARC. Oggi sappiamo che Uribe aveva già in mano i messaggeri che dovevano consegnare quelle "prove" alla senatrice Piedad Cordoba.
Uribe consegnò ai giornalisti una lettera privata di Ingrid Betancourt destinata alla sua famiglia: la ricevettero prima i giornali che sua madre e suo marito. Il cinismo di Uribe è senza limiti.

Dall'altro lato, c'è una guerriglia che ha giocato d'azzardo con tutti: i colombiani, i 7 Paesi che formavano la Commissione internazionale e la Croce Rossa Internazionale. Hanno ingannato tutti in modo davvero ingenuo, ma non per questo meno cinico.
Se il bimbo Emmanuel non era più nella selva, perchè l'hanno incluso nella lista dei 3 ostaggi che avrebbero liberato?
Com'è possibile arrivare a poche ore dalla liberazione -con gli occhi del mondo puntati addosso- sapendo che Emmanuel non era nelle loro mani?

La FARC ha buttato a mare l'occasione storica di un gran successo diplomatico e del riconoscimento "indiretto" come forza politico-militare, liberandosi del marchio di infamia di "terroristi". Ora si è aperta una voragine che vanifica la possibilità di un loro ritorno alla politica e dell'apertura di un processo costituente.
Ha vinto il partito imperiale, quello dell'immobilismo, della morte e della narco-economia come economia principale. Ha vinto il Pentagono che può traquillamente continuare ad investire un paio di miliardi di dollari all'anno per la guerra civile.
Il comando sud delle forze armate degli Stati Uniti àvrà più facilità di potenziare le tre basi militari lungo la frontiera con il Venezuela.

In Colombia si è persa l'occasione per la transizione verso ilo sorgere di uno Stato e un Paese che entri finalmente nella modernità. La società civile colombiana deve raddoppiare gli sforzi per evitare l'acutizzazione della guerra, già preannunciata dai "falchi" dei due schieramenti contrapposti.

Fino a questo momento, Emmanuel non è stato ancora affidato alla sua famiglia e continua sotto il controllo dei servizi segreti di Uribe.

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