viernes, 23 de mayo de 2008

UNASUR:Un blocco regionale (anche nella difesa)

Tito Pulsinelli

L'America meridionale si appresta ufficialmente a varare l'UNASUR. L'Unione Sudamericana è il passo finale verso la coordinazione economica e geopolitica, cioè una fase più avanzata degli accordi commerciali parziali tuttora esistenti (Gruppo Andino, Mercosur), una approssimazione maggiore all'integrazione effettiva di un blocco regionale.

In questi primi 5 mesi dell'anno, sono anche state attivate tutte le forze antitetiche che si oppongono, cercano di frenare o deviare questo processo che ormai è inarrestabile. Oltre agli Stati Uniti che vedono la materializzazione concreta del tramonto egemonico, il blocco sociale che guida la Colombia è manifestamente ostile ad UNASUR e a qualsiasi ulteriore livello di consolidinamento regionale. Ora come nel passato, Bogotà lega il suo destino alla capitale imperiale.

La strategia di contenimento e freno proveniente dal nord è stata compiutamente applicata sul teatro di operazioni, a differenti livelli. Sul terreno della guerra economica, la multinazionale petrolifera ExxonMobil richiese ad un tribunale britannico il congelamento dei beni dell'impresa statale PDVSA del Venezuela. L'oggetto el contendere era la il diritto di una nazione a nazionalizzare i propri beni.
La mossa a sorpresa raggiunse l'obiettivo di arrecare danni finanziari: i titoli e le azioni scesero immediatamente del 20%, ma non ci fu l'auspicato tracollo delle finanze pubbliche del Venezuela.
I giudici di Londra hanno poi condannato la ExxonMobil che ora dovrà rimborsare una somma che oscilla attorno ad 1 miliardo di dollari.

Poi gli Stati Uniti ha usato apertamente il governo di Bogotà in funzione di franca rottura e provocazione. Sia per sorreggerlo, sia per far abortire l'insidiosa questione della liberazione degli ostaggi e della possibile fine della guerra civile.
Per mettere in chiaro le cose, una volta per tutte, Uribe e le truppe nordamericane fanno incursione e bombardano il territorio dell'Ecuador. Si tratta di un'azione di guerra con cui viene sepolta ogni soluzione che non sia quella militare, e viene estromesso violentemente qualsiasi attore terzo. Chiamasi Venezuela, Francia, Brasile o iniziativa regionale.

In Bolivia, si gioca la carta del separatismo che nell'immediato ha come obiettivo l'indebolimento dell'autorità e della credibilità di Evo Morales. Il Pentagono punta a far perdere l'iniziativa al governo legittimo con una serie di manovre dilatorie: dopo due anni, non è stato ancora possibile approvare la nuova Costituzione.
Si cerca di provocare la perdita di fiducia nei processi elettorali e stimolare il ricorso alle vie di fatto da parte del radicalicalismo separatista e indigenista.

Nonostante tutto, però, l'iniziativa multivalente degli Stati Uniti non riesce a recidere o danneggiare in modo irriversibile i legami tra i governi di Caracas, La Paz e Quito con le proprie basi sociali ed anche quelli con gli elettori. Non ne risente neppure il ritmo dell'integrazione regionale: comincia ad essere operativo il Banco del sur, e la Colombia rimane solarmente isolata nel Gruppo di Rio e persino nella OEA.

Lula rivela che sono stati scoperti giacimenti petroliferi di grande rilevanza lungo la costa, ed annuncia che il Brasile entrerà a far parte dell'OPEC. Da Caracas si apprende che attualmente è il terzo polo energetico.
Il prossimo anno, a certificazione completata, il Venezuela avrà la riserva di petrolio e gas più grande del mondo. Come difendere questo ben di Dio in un mondo alle porte della carestia energetica?

Allora da Washington arriva l'annuncio che la IV Flotta viene ripescata dalla naftalina e rimessa sulle acque marine che separano la Florida dalla Terra del Fuoco: disuasione e minaccia.
Lula rivela un programma di coperazione militare tra il Brasile e la Francia per la fabbricazione di un sommergibile nucleare. Il Venezuela schiererà sottomarini di fabbricazione russa.
L'UNASUR ha all'ordine del giorno l'inizio della coperazione militare regionale nell'ambito del Consiglio Sudamericano di Difesa.
Un blocco di potere regionale non è solo commercio, economia e finanze, deve anche avere una politica estera comune o convergente, ed avere i mezzi per poter e saper difendere tutte le sue risorse.

No hay comentarios:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...