sábado, 10 de enero de 2009

Dall'ONU invito a boicottare Israele



Il Presidente dell'Assemblea generale dell’ONU, Miguel D'Escoto ha espresso che “Sono stupefatto che si continui ad insistere sulla pazienza mentre i nostri fratelli e le nostre sorelle palestinesi sono crocifissi. La pazienza è una virtù nella quale io credo. Ma non c’è alcuna virtù nell’essere pazienti con la sofferenza degli altri”.

L’Assemblea generale dell’ONU ha esaminato il 24 e 25 novembre 2008 il rapporto del Segretario generale sulla situazione in Palestina.
Il Presidente dell’Assemblea, Miguel d’Escoto Brockmann (Nicaragua), ha fatto di questo dibattito una questione di principio. Aprendo la seduta, ha dichiarato:

« Io invito la comunità internazionale ad alzare la sua voce contro la punizione collettiva della popolazione di Gaza, una politica che non possiamo tollerare. Noi esigiamo la fine delle violazioni di massa dei Diritti dell’uomo e facciamo appello ad Israele, la Potenza occupante, affinché lasci entrare immediatamente gli aiuti umanitari a Gaza.
Questa mattina ho parlato dell’apartheid e di come il comportamento della polizia israeliana nei Territori palestinesi occupati sembri così simile a quello dell’apartheid, ad un’epoca passata, un continente più lontano. Io credo che sia importante che noi, all’ONU, impieghiamo questo termine.

Non dobbiamo avere paura di chiamare le cose con il loro nome. Dopotutto, sono le Nazioni Unite che hanno elaborato la Convenzione internazionale contro il crimine dell’apartheid, esplicitando al mondo intero che tali pratiche di discriminazione istituzionale devono essere bandite ogni volta che siano praticate.
Abbiamo ascoltato oggi un rappresentante della società civile sudafricana. Sappiamo che in tutto il mondo organizzazioni della società civile lavorano per difendere i diritti dei Palestinesi e tentano di proteggere la popolazione palestinese che noi, Nazioni Unite, non siamo riusciti a proteggere.

Più di 20 anni fa noi, le Nazioni Unite, abbiamo raccolto il testimone della società civile quando abbiamo convenuto che le sanzioni erano necessarie per esercitare una pressione non violenta sul Sud Africa. Oggi, forse, noi, le Nazioni Unite, dobbiamo considerare di seguire l’esempio di una nuova generazione della società civile che fa appello per una analoga campagna di boicottaggio, di disinvestimento e di sanzioni per fare pressione su Israele.

Ho assistito a numerose riunioni sui Diritti del popolo palestinese. Sono stupefatto che si continui ad insistere sulla pazienza mentre i nostri fratelli e le nostre sorelle palestinesi sono crocifissi. La pazienza è una virtù nella quale io credo. Ma non c’è alcuna virtù nell’essere pazienti con la sofferenza degli altri. Noi dobbiamo agire con tutto il nostro cuore per mettere fine alle sofferenze del popolo palestinese (…)

Tengo ugualmente a ricordare ai miei fratelli e sorelle israeliani che, anche se hanno lo scudo protettore degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza, nessun atto di intimidazione cambierà la Risoluzione 181, adottata 61 anni fa, che invita alla creazione di due Stati. Vergognosamente, oggi non c’è uno Stato palestinese che noi possiamo celebrare e questa prospettiva appare più lontana che mai. Qualunque siano le spiegazioni, questo fatto centrale porta derisione all’ONU e nuoce gravemente alla sua immagine ed al suo prestigio. Come possiamo continuare così?».

* L’ambasciatore Miguel d’Escoto Brockmann è un sacerdote cattolico, teologo della liberazione e membro del Comitato politico del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN). Personalità morale riconosciuta, è stato eletto per acclamazione, il 4 giugno 2008, Presidente dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

** L’Anti-Defamation League (ADL) è stata la prima organizzazione sionista a reagire, chiedendo al Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki Moon, di mettere fine a questo « circo » così come alla «cosiddetta giornata di solidarietà con il popolo palestinese ».
Infine, ha denunciato il carattere a suo dire « antisemita » delle proposte del Presidente Miguel d’Escoto Brockmann che essa ritiene ispirate da un secolare antigiudaismo cattolico.

***Ad oltre dieci giorni dall'intervento di D'Escoto all'ONU, nessun organo di informazione “importante” ha ritenuto di doverne dare conto,


Boycott, Divestment and Sanctions)
www.forumpalestina.org

Australia:
Australians for Peace

Australians for Justice and Peace in Palestine

Belgio:
Centrum voor Ontwikkeling Documentatie en Informatie Palestijnen (CODIP)

Vlaams Palestina Komitee

Canada:
Coalition against Israeli Apartheid (Toronto)

Coalition pour la Justice et la Paix en Palestine (Quebec)

Sumoud Political Prisoners Solidarity Wroking Group
Al-Awda Canada

Catalunya:
Boicot Preventiu

Denmark
Boykot Israel

France:
CAPJPO-Europalestine

Egypt:
Egyptian Popular Committee in Solidarity with the Palestinian Intifada

Grecia:Intifada Association

Islands:
Félagið Ísland-Palestína

Irlanda:
Ireland Palestine Solidarity Committee

Italy:Boicotta Israele

Olanda:
Nederlands Palestina Komitee

Norvegia:
Boikott Israel

Scozia:
Scottish Palestine Solidarity Campaign

Sud Africa:
Palestine Solidarity Committee of South Africa

Spain:
Comité de Solidaridad con La Causa Árabe

Svezia:
Palestinagrupperna Sverige

Svizzera:
www.bds-info.ch

Collectif Urgence Palestine

United Kingdom:
Boycott Israeli Goods Campaign

Palestine Solidarity Campaign, UK

Bricup

United States:
Divestment Support Committee

US Campaign to End the Occupation

Somerville Divestment Project

Adalah New York

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