miércoles, 4 de julio de 2012

Madrid: Opposizione dice che Venezuela è uno Stato-magnaccia




Aggiunge piccante alla zuppa propagandistica servita al PP & soci europei- Chávez ha 20% di vantaggio sul candidato oppositore
 T.P.
 Maria Corina Machado, membro certificato d'una famiglia della high oligarchia dai tempi della colonia, è una cristallina reazionaria, al punto che sedette alla destra di baby Bush alla Casa Bianca. Bei tempi, quando sembrava proiettata a scalare i gradini più alti dell'olimpo golpista. Attualmente svolge  più modeste mansioni, come deputato all’Assemblea nazionale del Venezuela. Tempi grami, se l’elite sciupa un cervello di così delicato conio in funzioni normalmente assegnate a subordinati, avvocatucci con vocazione gregaria o personaggi senza
arte nè parte. L’oligarchia venezuelana, non si fida di nessuno, men che meno dei politici, perciò mette in campo i suoi cavalli di razza. Non si ispira a coloro che concepiscono i partiti come dei taxi, e una volta arrivati a destinazione, ne finanziano un altro per la seguente destinazione. No, comprano il taxi e lo fanno guidare da una consanguinea. 

Due giorni fa, Maria Corina era a Madrid, prima tappa europea del tour estivo, ospite della fondazione (FAES) dell’ex capo del governo, il nostalgico coloniale José Maria Aznar. Propaganda, fare cassa, oliare la macchina del piagnisteo mediatico in vista delle elezioni presidenziali del 7 ottobre. Hanno di fronte la realtà di un Chávez che non è stato stroncato dal cancro come pronosticarono a voce alta, e li guarda dall’alto d'un vantaggio da capogiro: +20%.  Sono sondaggi, interni ed internazionali, convalidati anche da quelle agenzie a cui l’opposizione affidava le proprie ricerche fino all’anno scorso. 

La breccia è incolmabile, pertanto ripiegano sulla delegittimazione preventiva del processo elettorale, ancor prima di votare, quando mancano tre mesi (sic). Insomma, se perdo è perchè l’arbitro è cornuto. Non perchè sono brocco e screditato. A tal fine, l’agenda politica impone di stringere le fila con la sponda reazionaria europea, per ammaestrarla preventivamente. Il leit motiv prossimo venturo, sarà un polifonico crescendo di intimazioni ed accuse preventive alla correttezza e trasparenza delle elezioni venezuelane. La volenterosa Hillary Clinton ha già cominciato. Finora, gli emuli di Maria Corina hanno riconosciuto la validità solo delle votazioni regionali, in cui riesono a conquistare qualche governo locale. Valide queste, viziate tutte le altre. Il voto non è truccato solo quando vincono gli amici di Maria Corina, di Hillary e dell'indotto internazionale mediatico e "oennegista".

Nella tappa madrilegna del tour estivo, Maria Corina ha ribadito le solite litanie del rosario liberista: strali contro la legge antimonopolio; veleno contro quella che controlla i prezzi dei beni primari e la speculazione; peste e corna contro la legge che ha tolto –dietro indennizzo- le terre incolte ai latifondisti che non vi producevano nulla. Ha persino chiosato che dove le autorità “comanda obbedendo” a chi le ha elette, sarebbe una società di schiavi (sic). Stavolta ha aggiunto un’accusa inedita e raccapricciante, udite: “nei posti di blocco lungo le strade, trovo bambine di 10 o 11 anni che apparentemente vendono caffè ai camionisti, ma sappiamo che vendono altri servizi e stanno in un programma del governo che -in teoria- le protegge…” (sic

Maria Corina ha trovato finalmente una calunnia nuova e creativa: Stato-magnaccia! Dopo lo Stato-canaglia c'è l'approdo a una maldestra tipificazione cara a Playboy. Il governo organizza la prostituzione infantile! Facile epater les reactionaires di Madrid. Saprà ribadire l'infame sozzura anche in Venezuela? La sua candida bocca saprà trattenere l'ulteriore fuoruscita di liquame?

2 comentarios:

ventopiumoso dijo...

sarebbe da riderci, non fosse tutto vero

Avenarius dijo...

Ma il magnaccia e la sua signorina sono quelli della foto?

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