Emma Bonino: con l'atterraggio all'aeroporto di Vienna dell'aereo di Evo Morales, era «decaduta la richiesta di sorvolo» indirizzata all'Italia. Ipocrisia al cubo. Evo Morales è costretto ad atterrare in Austria, dopo il NO dell'Italia, che confina con la Francia. Piuttosto, CHI ordinò di chiudere lo spazio aereo?
L'Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR), riunita d'urgenza a Cochabamba (Bolivia) fa quadrato, e condanna l'ingiustificabile aggressione inflitta al Presidente Evo Morales da vari Paesi europei. Esige spiegazioni convincenti a questo grave episodio, che costituisce un
pericoloso precedente nella rottura del diritto internazionale. Il blocco regionale sudamericano, nella dichiarazione finale, chiede all'ONU che si pronunci su questa violazione di diversi trattati internazionali e sull'immunità negata al capo di Stato della Bolivia. In una lettera a Ban Ki-moon, viene sollecitato a intervenire per impedire che questo affaire diventi un "nefasto precedente che potrebbe applicarsi ad altri capi di Stato e mettere in pericolo la coabitazione pacifica tra le nazioni".
Nel punto 4, l'UNASUR "esige ai governi della Francia, Portogallo, Italia e Spagna di scusarsi pubblicamente per i gravi fatti accaduti". La risoluzione riflette l'indignazione e la rabbia suscitata in America latina, dopo il ritiro dell'autorizzazione a transitare nello spazio aereo sudeuropeo. Autorizzazione concessa anteriormente e ritirata solo quando l'aereo presidenziale boliviano -proveniente da Mosca- stava sorvolando la Francia. Obbligando a un atterraggio di emergenza in Austria. Viene detto esplicitamente che "manca la trasparenza sulle motivazioni delle decisioni politiche adottate" e fa riferimento a "pratiche coloniali che ancora sopravvivono nel nostro pianeta in pieno secolo XXI"
Si ha l'impressione questa seria turbativa non avrà una soluzione rapida, ci saranno strascichi non ricomponibili con la sola diplomazia. Dal Brasile segnalano che ci sono ostacoli alla continuazione del dialogo per un gran trattato commerciale tra la UE e blocco sudamericano. il primo round si era celebrato recentemente in Brasile. Evo Morales ha detto che "viviamo meglio senza ambasciata degli Stati Uniti" e il presidente venezuelano Maduro ha avvertito Madrid che "...sono da rivedere alcuni accordi con l'infame governo Rajoi". C'è rabbia e determinazione a impedire le "ingerenze dei centri egemonici mondiali ancorati a vecchie pratiche, che pretendono imporre Paesi di prima e seconda classe".
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