jueves, 12 de abril de 2018

Colombia: INCARCERATO EX-DIRIGENTE GUERRIGLIERO che AVEVA FIRMATO ACCORDI di PACE con GOVERNO

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La polizia ha incarcerato l'ex dirigente dirigente guerrigliero Jesus Santrich, che aveva firmato l'Accordo di Pace dell'Avana tra la FARC-EP e lo Stato colombiano. Quella firma doveva metter
fine a una sessantina d'anni di aspro conflitto sociale che aveva lacerato la carne viva della nazione colombiana. Un prezzo altissimo pagato dagli abitanti delle zone rurali, quelli con scarso o nullo reddito.  E' stata una speranza effimera, come una fiammella spenta metodicamente dallo stillicidio di dirigenti sociali, sindacali e popolari di base. Nonchè di ex-guerriglieri in via di reinserzione nella vita civile, a cui lo Stato aveva garantito protezione. 

Il presidente Santos ha voltato le spalle alla pacificazione e si è schierato -de facto- con le più forze oscure dell'oligarchia, permettendo alle bande paramilitari di impossessarsi delle zone abbandonate dalla FARC-EP, da cui le istituzioni nazionali si sono mantenute lontane, estranee, conniventi o con mani-occhi-orecchie sigillati con ceralacca.

Santos, uomo di privilegi, esponente dell'elite storica di Bogotà, su ingiunzione di Washington ha ordinato l'arresto di Jesus Santrich, seppellendo così in modo definitivo il processo di riappacificazione e concordia nazionale. Quando il Pentagono ordina Bogotà scatta sull'attenti, e obbedisce con incontenibile gaudio. Questa non è cosa nuova, ma tragicamente ricorrente, tanto da guadagnarsi la reputazione di "Caino d'America". Nel 1952, la Colombia -unica in America latina- inviò persino soldati nella guerra di Corea, immolati nell'epica ritirata strategica a sud del parallelo 54.

Obbedire senza fiatare sì, ma giustificare l'infamia accusando di narcotraffico a  Jesus Santrich va oltre il limite della sensatezza. Il presidente uscente Santos è stato l'uomo di fiducia di Alvaro Uribe, tanto da diventarne in modo prolungato ministro della difesa. Uribe è conosciuto come il "narcotrafficante 82". Così venne classificato in un documento interno dalla "National Security" (qui).
Santos dovrebbe riflettere prima di parlare di cocaina o accusare chiunque di narcotraffico. Il patto di acciaio tra primo produttore mondiale e primo mercato di consumatori, non pone al gerarca di Bogotà al riparo del ridicolo.

Nubi oscure si addensano sui cieli delle Americhe non-anglosassoni: la destra  è malintenzionata, il gioco si fa duro e diventa sporco. In Brasile come in Colombia, e gli Stati Uniti -in comunione carnale con le classi dirigenti autottone- gongolano di piacere nel seminare zizzania, moltiplicare i conflitti e suonare i tamburi di guerra.


Pagina tratta dal sito web dell'Archivio della national Security
(Cliccare sulla foto per ingrandire)

Fonte QUI

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