CILE
L' anniversario numero 34 del golpe e dell'uccisione di Salvador Allende è avvenuto tra aspri scontri, oltre 200 arrestati, i poliziotto deceduto, barricate e saccheggi di negozi. E' un bilancio pesante, che supera quelli degli anni precedenti, ed è stato innescato dalla decisione della Presidente Bachelet di proibire ogni manifestazione di cordoglio nei pressi del Palazzo della Moneda.
La tensione si respirava nell'aria, all'indignazione per questo divieto incomprensibile si aggiungeva la rabbia per la repressione violenta dei giorni scorsi e per i metodi brutali che continuano ad usare i carabineros.
L'insofferenza si è poi trasferita in alcuni quartieri popolari e periferici di Santiago, dove durante la notte sono state erette "barricate di fuoco", è stata distrutta una stazione di servizio e sono stati saccheggiati vari negozi. Gli scontri con la polizia sono aumentati di intensità e si sono propagati, tanto che 42 carabineros hanno riportato ferite. Uno è rimasto a terra, colpito da un proiettile.
Nelle ultime due settimane, oltre 1300 manifestanti sono finiti nelle carceri cilene. I primi 760, vennero arrestati durante uno sciopero indetto dai sindacati ed altri movimenti, per protestare contro il "modello neoliberista" che continua a guidare la politica del governo socialista. L'obiettivo unificante della protesta è stato quello di esigere il varo di una autentica politica sociale. Un pò di redistribuzione ai settori popolari dopo decenni di vamagloriata "crescita economica".
Ieri si è cercato di rendere invisibili le proteste per il gope di Pinochet e per l'impunità dei gorilla e dei sicari, mantenendole lontane dal palazzo presidenziale e dal busto eretto alla memoria di Salvadore Allende.
La popolarità della Presidente Bachelet è decisamente migliore all'estero che nel suo Paese. Secondo il giornale conservatore messicano El Universal, Bachelet riscuote solo un 22% di indice di gradimento.
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