Da quando Evo Morales ha dichiarato che mastica abitualmente la foglia della coca, è partita lancia in resta una campagna oscurantista per irridere il costume millenario degli indigeni andini.
Qualche settimana fa,Chavez ha divulgato che mastica quotidianamente le foglie di coca offertegli da Evo Morales,ed è ripartita con più vigore quella stessa campagna. Questa volta con la mobilitazione dei settori della ricerca scentifica e del mondo accademico.
Per stabilire lapidariamente l'equazione foglia=cocaina, si è precipitato nell'arena anche la Facoltà di farmacia dell'Università Centrale del Venezuela (UCV).
Il suo preside, con furberia gesuitica massima e nullo rigore scientifico, ha sentenziato che "Senza la foglia di coca non esisterebbe la cocaina, ergo....".
L'illustre burocrate dell'accademia, incurante del ridicolo, sembra ignorare che senza uva non esisterebbe il vino, e che senza la canna da zucchero non avrebbero mai scoperto il ruhm...
Però...mangiare uva è come bere il vino? Zuccherare le torte o il caffè è identico all'ingestione del ruhm?
Tra la foglia e la cocaina c'è la sintesi fatta originariamente in laboratorio dalla Bayer, ed oggi c'è la mafia dei narcos, il contrabbando, il lavaggio dei capitali ecc. ecc.
Tra la foglia e la polvere bianca che dilaga nel mondo industrializzato, c'è l'opera del mafioso e del banchiere, e tutto il giro planetario delle agenzie "antidroga".
L'accademico della UCV non si cura di evitare di dire castronerie, tanta è la sua foga di insozzare i costumi atavici degli indigeni andini e della loro medicina preispanica.
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