lunes, 5 de enero de 2009

Gennaro Carotenuto, Geronimo e Piombofuso

Il sasso di Hamas

http://www.terninrete.it/headlines_articoli_immagini_th/HL_PRD_126791/HL_T3_rivolta_del_ghetto_di_varsavia.jpg
Ghetto di Varsavia, 1943


Tito Pulsinelli



Il blog di Gennaro Carotenuto, nel primo atto della barbarie che si sta consumando contro gli abitanti di Gaza, sentì la necessità di smarcarsi da Hamas accusandoli di essere "trogloditi e razzisti". Entrambe le accuse sono fuori luogo e inopportune, soprattutto infondate.
Geronimo era probabilmente un "troglodita razzista" che commise eccessi, o non rispettò tutti i "diriti umani" dei coloni anglosassoni. Lo sterminio colonialista e il genocidio, però, rimangono una macchia indelebile impressa sulla bandiera a stella e strisce. Senza se e senza ma. E' una eredità genetica degli Stati Uniti.

Oggi, Carotenuto torna sull'argomento, glissa su questa questione fondamentale, e sostiene che la politica di Hamas è fallimentare, masochistica e votata alla sconfitta. E' una valutazione legittima, discutibile, ma questo non sposta di un millimetro l'essenza della questione: stai con il carnefice o con la vittima? Stai con Geronimo o con il generale Custer? La maggioranza è abituata a schierarsi con i vincitori.
Se difendi Geronimo, però, non significa dover automaticamente sposare in blocco la sua filosofia, la sua prassi, la sua religione, la sua mono o poligamia, le sue scelte strategiche e le sue mosse tattiche. Queste sono cose che competono ai Pellerossa del ghetto di Varsavia e di Gaza, e di tutti i ghetti del mondo.


Fino a prova contraria, i Palestinesi avevano scelto Hamas, con una valanga di voti, per governare la loro comunità in tempo di "pace". Se i Palestinesi bocceranno il modo como stanno conducendo la guerra, è una questione che riguarda esclusivamente loro. In altri tempi, si chiamava autodeterminazione dei popoli.
Se Ho-chi-min stava facendo bene o male era affare esclusivo dei vietnamiti. Però tra aggressori e aggrediti, tra colonialisti e colonizzatori, non dovrebbero esserci dubbi quando si sceglie. Almeno fino a quando dal cielo piovono bombe e fosforo, liquido e solido.

Rimanere in mezzo è come "fare gli svizzeri". Respingere senza esitazione la legittimazione del diritto alla rappresaglia contro i civili, non può dipendere dalla condivisione della linea politico-militare, dal sessismo (o altro) di una delle parti in conflitto.
Scotennare gli scalpi o meno, non modifica l'essenziale: è una barbarie bombardare la popolazione civile. Non solo quando lo fece l'aviazione tedesca sul villaggio basco di Guernica. E per stare dalla parte degli abitanti di Guernica non fu necessario che avessero giurato fedeltà alla nostra bandiera, o che fosse della tonalità di rosso appropriata. Nè che i Palestinesi condividano al 100% i valori "occidentali". Oltretutto, la OLP di Arafat era laica quanta basta, ma non servì molto.

Quanto sono "occidentali" o non-machilisti gli indigeni della Bolivia? E' ininfluente, però, quando si condannano i nazi di Santa Cruz. Una cosa è Geronimo altro era la sua gente. Una cosa sono i governi (palestinese o israeliano) altro è la popolazione. Una cosa i capi, altro i popoli.
"Perché dovrei appoggiare un movimento che segrega la metà dei cittadini palestinesi, le donne?" si domanda Carotenuto. Probabilmente perchè preferiranno sempre vivere segregate che morire incenerite come cerini; secondariamente, da morte non potranno mai lottare per emanciparsi.


"Che vi piaccia o no, la forza del più forte paga" dice Carotenuto. E' ovvio e superfluo, ma decidere come difendersene spetta solo alle vittime. Non ad altri. Non certo a coloro che fungono da "curva sud" del più forte, sin da quando tagliarono gli aiuti al governo leggittimo Palestinese. Non piacquero le loro scelte elettorali e la sovranità popolare espressa liberamente e senza brogli nelle urne.
Questo fiancheggiamento era connivenza che preparava il terreno all'aggressore. Sarebbe meglio smarcarsi da costoro perchè -almeno chi dovrà sedere al tavolo del negoziato - dovrebbero deciderlo i Palestinesi. Piaccia o no.

Tutti gli altri ragionamenti, sarebbe più igienico farli a bocce ferme. Altrimenti, fuori del continente europeo, sarà sempre legittimo attuare rappresaglie contro i civili. I molti Carotenuto rimarranno neutrali, quando le vittime hanno costumi sessuali, modalità matrimoniali, diritto di primogenitura ecc, diversi da quelli consacrati nella penisola occidentale europea.
La questione centrale, però, rimane l'esecrazione del diritto alla rappresaglia contro i civili e l'autodeterminazione dei popoli. E' bene documentarsi meglio sulla intricata discendenza di Sem che gli ebrei monopolizzano a torto.

2 comentarios:

Anónimo dijo...

Sia Benjamin Franklin che John Kennedy riconobbero il debito della costituzione degli USA verso l'organizzazione tribale degli Irochesi.
Non sono mica tanto sicuro che Geronimo, e in genere i nativi americani, sfigurassero di fronte agli Europei. Erano solo tecnologicamente inferiori.
Quanto alla Palestina, vai a spiegare che la maggior parte delle immatricolazioni all'universita islamica di Gaza è di donne, e che per queste donne il velo appartiene prima di tutto a un codice militante...

fla.detomin dijo...

Era semplicemente una "concessione retorica", dato che è arbitrario stabilire una scala di valori tra società diverse, esistite in tempi storici tanto diversi.
Le popolazioni native dell'attuale territorio che si denonomina Stati Uniti,sono state biologicamente cancellate, più o meno come i bisonti. E abbondavano quelli che lo giustificavano e continuano a farlo.

Esattamente come ora impazzano quelli che esigono che gli abitanti di Gaza rimangano passivi e accettino consenzienti il blocco del cibo, acqua, medicine, elettricita' e tutto il resto. Se dopo un anno reagiscono, sarebbero "terroristi".

La verità storica è che i nazisti NON bombardarono il ghetto di Varsavia. L'elite israeliana rivendica il diritto di poterlo fare sul ghetto di Gaza. L'attuale classe dirigente dell'Europa è complice, ed aveva dato l'esempio con il boicottaggio contro il legittimo governo dei Palestinesi.

La "democrazia rappresentativa" è morta. De profundis. Finora, non avevo ancora visto "terroristi" che vincono le elezioni con ampio margine...

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