jueves, 15 de enero de 2009

Messaggio del governo palestinese a Chávez


Autorità Nazionale Palestinese
Ministero degli Affari Esteri
Ufficio del Vice Ministro, Gaza
12 Gennaio 2009

Nel nome di Dio; il più generoso; il più misericordioso

Presidente Hugo Chavez

Vostra Eccellenza, Presidente Hugo Chavez

Noi, il popolo di Palestina, lodiamo il Vostro coraggio di parlare e agire secondo quanto coscienza Vi detta senza riguardo per le critiche e la viltà dei Vostri detrattatori.

Signor Presidente, abbiamo visto la morte cadere sulle nostre famiglie e sui bambini di Gaza per settimane; e siamo tuttavia orgogliosamente pronti per ogni evenienza. Siamo un popolo resistente che desidera la pace ma che combatterà piuttosto che piegarsi all'ingiustizia. Viviamo e moriamo secondo i codici dei nostri antenati - codici di onore, integrità, verità e coraggio.

In tutta la storia, in un giusto conflitto, emerge sempre un campione, un singolo eroe che, con le sue azioni, incarna tutte le virtù a cui le masse aspirano. Voi avete dimostrato di essere un tale uomo.

Abbiamo assistito al Vostro impegno verso gli umili e i diseredati sin dal momento che siete entrato in carica. Le Americhe sono fortunate se la Vostra presidenza non è solo sopravvissuta, ma è emersa come un paradima da emulare. Avete coraggiosamente espresso ciò che le masse del mondo sentono -- da quando avete denunciato lo zolfo dell'imperialismo alle Nazioni Unite nel 2006 fino alla recente espulsione del'emissari del demonio.

Signor Presidente, eravamo felici di poterLa incontrare nell'estate del 2007; ma sfortunatamente un altro blocco degli israeliani, che controllano i nostri porti e le nostre frontiere, cambiò i nostri piani. Quando iniziammo la tregua che avevamo stabilito, essi stavano già pianificando la distruzione delle nostre infrastrutture.

Gli israeliani, lentamente e deliberatamente, iniziarono a ridurre la presenza dei giornalisti e a negare l'accesso a Gaza ai gruppi umanitari negli ultimi 6 mesi. Hanno ridotto il numero di camion di rifornimenti da un numero di diverse migliaia a una manciata per mese. E da quando essi hanno iniziato la loro campagna di bombardamento, cibo e carburante sono scarsi. Di fatto, solo nove dei 47 forni produce pane, solo il 5% delle operazioni industriali procede e le stazioni di pompaggio delle acque di scarico sono state distrutte, riversando liquami in aree popolate, su terra coltivata e nel mare.

Ignoriamo chi tra di noi rimarrà vivo quando questa barbarica ordalia sarà finita. Ma come popolo e come governo rimaniamo fermi nella nostra fede che la giustizia trionferà.

Non possiamo chiederVi più di quello che avete già fatto -- dato che avete provato che una nazione non può essere intimidita solo perché è decisa a tenere il suo destino nelle proprie mani, né che un leader sarà detronizzato perché ha sfidato l'imperialismo. Noi ci congratuliamo con i cittadini del Venezuela per aver scelto il Presidente Chavez; e rivolgiamo il nostro encomio a Voi per essere uno dei pochi leader di quest'epoca che pongono il popolo prima della politica.

Forse non vivrò abbastanza per onorare il nostro impegno ad incontrarci; ma il nostro popolo non si darà requie fino a che non sarà riuscito a mandare una delegazione che incontri l'uomo che ha messo la politica da parte, ha parlato con onore, ed ha agito con coraggio.

Vostro
Dr. Ahmed Yousef
Vice Ministro per gli Affari Esteri
Ex Consigliere Politico del Primo Ministro Ismail Haniyeh

www.achtungbanditen.org

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