Dois Candangos Monument, Brasilia
5 sottomarini (1 nucleare) per la difesa dei nuovi giacimenti scoperti: 100 miliardi di barili - Le riserve apparterrano allo Stato.
Il presidente brasiliano Lula da Silva ha presentato al Congresso un piano di ristrutturazione militare che prevede una nuova strategia per la difesa delle nuove riserve petrolifere marittime e della Amazzonia.
E’ prevista la costruzione di 5 sottomarini –di cui 1 a propulsione nucleare- che sarà fabbricato con l’assistenza della Francia, assieme ad un ufficio specializzato per le acquisizioni di tecnolgia militare,
L’accordo sarà firmato il 7 settembre, quando Sarkozy parteciperà alle celebrazioni del giorno dell’Indipendenza del Brasile.
Lula ha anche presentato una nuova regolamentazione giuridica dei giacimenti di petrolio e gas che rafforzeranno la presenza dello Stato nella ricca zona denominata “presal”, di importanza strategica peri l gigante sudamericano.
Lula ha chiarito che che gli idrocarburi devono appartenere allo Stato “…che significa a tutto il popolo brasiliano”.
Il “presal” è una zona del litorale dell’Atlantico, lunga 800 chilometri e con un’ampiezza di 200, situata tra la regione di Espiruto Santo fino a Santa Catarina (sud), dove sono state incontrati giacimenti valutati atronó agli 80 miliardi di barili di greggio.
Il Brasile calcola che nei prossimi 10 anni si dovranno investire ben 210 miliardi di dollari. Se questi dati verano confermati, il Brasile entra nel club selezionato dei Paesi con più di 100 miliardi di barili di reserva. Fará compagnia al Venezuela, Russia, Iran. Arabia S., Emirati Arabi, Canadá,
Secondo la proposta di Lula, il greggio sarà sfruttato in un regime giuridico che garantisca la presenza della parastatale Petrobrás. Nei casi in cui parteciperanno multinazionali straniere, Petrobras dovrà avere minimo il 30%.
E’ prevista la costruzione di 5 sottomarini –di cui 1 a propulsione nucleare- che sarà fabbricato con l’assistenza della Francia, assieme ad un ufficio specializzato per le acquisizioni di tecnolgia militare,
L’accordo sarà firmato il 7 settembre, quando Sarkozy parteciperà alle celebrazioni del giorno dell’Indipendenza del Brasile.
Lula ha anche presentato una nuova regolamentazione giuridica dei giacimenti di petrolio e gas che rafforzeranno la presenza dello Stato nella ricca zona denominata “presal”, di importanza strategica peri l gigante sudamericano.
Lula ha chiarito che che gli idrocarburi devono appartenere allo Stato “…che significa a tutto il popolo brasiliano”.
Il “presal” è una zona del litorale dell’Atlantico, lunga 800 chilometri e con un’ampiezza di 200, situata tra la regione di Espiruto Santo fino a Santa Catarina (sud), dove sono state incontrati giacimenti valutati atronó agli 80 miliardi di barili di greggio.
Il Brasile calcola che nei prossimi 10 anni si dovranno investire ben 210 miliardi di dollari. Se questi dati verano confermati, il Brasile entra nel club selezionato dei Paesi con più di 100 miliardi di barili di reserva. Fará compagnia al Venezuela, Russia, Iran. Arabia S., Emirati Arabi, Canadá,
Secondo la proposta di Lula, il greggio sarà sfruttato in un regime giuridico che garantisca la presenza della parastatale Petrobrás. Nei casi in cui parteciperanno multinazionali straniere, Petrobras dovrà avere minimo il 30%.
5 submarinos (1 nuclear) para defender las reservas recién descubiertas: 100 mil millónes de barriles de crudo. Pertenecen al Estado
El presidente de Brasil, Luiz Inácio Lula da Silva, aprobó un plan de estrategia militar para la defensa de la selva amazónica y las reservas petroleras marítimas, que será presentando al Congreso. Avala la reactivación del Estado Mayor Conjunto que coordinará acciones del Ejército, la Fuerza Aérea y la Marina.
La construcción de cinco submarinos, entre ellos uno a propulsión nuclear para proteger los yacimientos petroleros marítimos y que tiene la asesoría de Francia, será otro de los objetivos del plan. También con asesoría francesa, el Ministerio de Defensa creará una oficina especializada en compras militares. La puesta en marcha de esa asociación está prevista para el 7 de setiembre, Día de la Independencia brasileña, entre Lula y Sarkozy.
Lula da Silva, propuso un nuevo marco legal para fortalecer la presencia del Estado en la prometedora riqueza petrolera del "presal", una región considerada estratégica para el desarrollo del gigante suramericano.
Aclaró que la idea es que el petróleo y el gas pertenezcan al Estado: "Lo que es decir que pertenecen a todo el pueblo brasileño".
Reglamentar las operaciones de exploración y explotación de la riqueza del llamado "presal", una vasta zona del litoral Atlántico que ocupa una franja de unos 800 kilómetros de largo por otros 200 de ancho, que va desde el estado de Espíritu Santo (sureste) hasta Santa Catarina (sur) y se calcula que atesora reservas de hasta unos 80 mil millones de barriles de crudo.
El gobierno de Brasil su gobierno calcula que hay que invertir en unos 210 mil millones de dólares para los próximos diez años. De ser confirmadas estas previsiones, Brasil pasaría a contar con unas reservas cercanas a 100 mil millones de barriles de crudo, cantidad que sólo poseen Venezuela, Arabia Saudí, Canadá, Irán, Irak, Emiratos Árabes Unidos, Kuwait y Rusia.
Según la propuesta de Lula, que deberá ser analizada por el Congreso, el crudo se explotará bajo un régimen de producción compartida que garantice la presencia de la empresa estatal Petrobras en todos los yacimientos. Sin embargo, en caso de asociación con empresas nacionales o extranjeras para operar en esas áreas marítimas, el modelo le reserva a Petrobras una participación del 30 por ciento
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