lunes, 7 de septiembre de 2009

Fermare la comlicità di Israele nella repressione in Honduras


Detengan la implicación israelí en la represión del pueblo hondureño y latinoamericano

Dalla “Campagna Palestinese contro il Muro dell’Apartheid” eleviamo la nostra voce e ci uniamo a tutti coloro che oggi protestano contro il colpo di stato in Honduras, la dittatura e la repressione imposte dal regime di Micheletti. Come palestinesi sappiamo d’essere parte della stessa lotta che si sta svolgendo in Honduras.

Siamo tutti consapevoli che questo crimine non avrebbe potuto attuarsi senza l'appoggio attivo di governi stranieri.

Varie fonti indicano che non sono intervenuti soltanto i servizi segreti nordamericani, ma anche l'esercito ed i servizi segreti israeliani. Israele ha già una lunga storia di supporto alla repressione dei movimenti popolari in Sud America. Dalla Contra nicaraguense alle dittature in Paraguay, Argentina e Cile: hanno sempre ricevuto armi, servizi d’intelligence e formazione militare da parte israeliana.

Oggi la Colombia è probabilmente il principale acquirente di armi israeliane. Il leader paramilitare colombiano e trafficante di droga Carlos Castao ha dichiarato: "Ho imparato un’infinità di cose in Israele e devo a quel paese parte ciò che sono e di tutti i miei successi militari e politici" (1).

Sapendo questo, non ci sorprende ricevere notizie sulla complicità israeliana nel golpe militare e nel rovesciamento della democrazia honduregna, ma ne siamo profondamente preoccupati.

Mentre il continente americano ha isolato il regime honduregno, il capo del golpe ha palesato l'appoggio d’Israele al suo governo. Vari analisti hanno segnalato che, nei mesi precedenti il colpo di stato, l'ambasciata israeliana è stata testimone d’intensi movimenti diplomatici con rappresentanti dell'opposizione, incluso Micheletti (2).

CODEH (*) ha denunciato che il regime di Micheletti ha assunto ufficiali israeliani per addestrare l’esercito honduregno all'uso della violenza contro i manifestanti, compreso l’assassinio selettivo, per instaurare il terrore e smantellare la resistenza. Informa inoltre che compagnie di sicurezza private sono direttamente coinvolte nella repressione (3).

Suddetti resoconti riproducono gli stessi modelli d’attacco che subiscono i palestinesi quando manifestano contro il Muro e l'occupazione israeliana. Israele porta avanti una guerra di bassa intensità contro le comunità che resistono contro il Muro, reprimendo interi villaggi e non soltanto singoli abitanti.

Ovvero: repressione violenta delle manifestazioni, omicidi selettivi degli attivisti (quasi sempre i responsabili delle manifestazioni), punizioni collettive e terrore psicologico (4).

L'esperienza che può apportare l'esercito israeliano al regime honduregno deriva dall'assassinio, dalla repressione e dalla pulizia etnica contro i palestinesi. Inoltre i proventi economici che Israele trae dal traffico d’armi col Sud America permettono alla sua industria bellica di rafforzarsi e mantenere l'occupazione e colonizzazione delle nostre terre.

Il coinvolgimento israeliano nel colpo di stato in Honduras non è altro che l'estensione logica delle sue politiche. Per Israele, stato coloniale costruito grazie all’espulsione e repressione della popolazione propria originaria, lo sviluppo di forze anti-colonialiste ed emancipatrici in qualsiasi parte del mondo rappresenta una minaccia al modello in base al quale è stato creato. Nell’ottica della collaborazione israeliana alle politiche più conservatrici degli Stati Uniti, la partecipazione al colpo di stato è pertanto una necessità politica.

L'intervento d’Israele nel golpe va ben oltre l’Honduras: la sua presenza militare e diplomatica diventa una minaccia per tutti i governi democratici del continente. Il golpe, infatti, non è soltanto un'aggressione brutale contro il popolo honduregno, ma serve anche da modello per rinnovare le aggressioni contro l'insieme del paesi sudamericani.

Per questo invitiamo tutti gli stati democratici del Sud America a prendere una ferma posizione di principio contro i crimini d’Israele e le violazioni dei diritti umani in cui è implicato, contro la sua complicità storica e attuale coi regimi oppressivi. Chiediamo loro di:

- rompere le relazioni con Israele
- espellere i consiglieri militari israeliani e le loro compagnie di sicurezza
- annullare l’acquisto di armamenti israeliani

Le forze democratiche e progressiste, così come le loro alleanze regionali (ALBA, MERCOSUR), devono assumersi un fermo impegno in difesa dei diritti umani e della democrazia in quella regione ed in tutto il pianeta. Israele imprigiona, tortura ed ammazza non soltanto i palestinesi. Già troppi latinoamericani hanno sofferto per mano dei paramilitari addestrati in Israele e sono morti a causa delle sue armi.

Campagna Palestinese contro il Muro dell’Apartheid

La “Campagna Palestinese contro il Muro dell’Apartheid” è il principale strumento di base per il coordinamento della lotta contro il Muro. Siamo una coalizione di 10 comitati popolari che rappresentano 100 comunità, associazioni di giovani ed ONG palestinesi.

Siamo portavoce delle comunità locali e operiamo come loro strumento di coordinamento e mobilitazione a livello nazionale. Siamo parte della lotta globale contro il colonialismo ed il razzismo. Mobilitiamo e coordiniamo la convocazione al Boicottaggio, Disinvestimenti e Sanzioni verso Israele a livello locale, nazionale ed internazionale.

(1) http://www.thirdworldtraveler.com/Israel/Israel_LAmer_TrailTerror.html,
(2)
http://www.radioguaimaro.co.cu/
(3)
http://www.scoop.co.nz/stories/HL0908/S00051.htm,
(4)
http://stopthewall.org/activistresources/2019.shtml
(*) ndt: (Comitato per i Diritti Umani dell’Honduras)

Testo inglese in http://stopthewall.org/analysisandfeatures/2057.shtml
Tradotto dallo spagnolo: Adelina Bottero

Detengan la implicación israelí en la represión del pueblo hondureño y latinoamericano

Desde la campaña palestina contra el Muro de Apartheid, elevamos nuestra voz y nos sumamos a todos aquellos que hoy protestan contra el golpe de Estado en Honduras, la dictadura, y la represión impuestos por el régimen de Micheletti. Como palestinos sabemos que somos parte de la misma lucha que tiene lugar en Honduras.

Todos somos conscientes de que este crimen no habría podido suceder sin el apoyo activo de gobiernos extranjeros. Varias fuentes indican que no sólo ha intervenido la inteligencia norteamericana, sino también el ejército y la inteligencia israelí. Israel tiene ya una larga historia de apoyo a la represión de los movimientos populares de América del Sur.
Desde la Contra nicaragüense a las dictaduras paraguaya, argentina y chilena. Siempre han recibido armas israelíes, servicios secretos y procesos de formación militar. Hoy, Colombia es probablemente el principal receptor de armas israelíes.

El líder paramilitar colombiano y traficante de drogas Carlos Castao ha declarado "he aprendido multitud de cosas en Israel y le debo a ese país parte de mi esencia y de todos mis logros militares y políticos"(1) .

Teniendo esto presente, no nos sorprende recibir noticias de la implicación israelí en el golpe militar y el derrocamiento de la democracia hondureña. Estamos profundamente preocupados en diferentes niveles por la implicación israelí en el golpe hondureño.

Al mismo tiempo que el continente americano ha aislado al régimen hondureño, el líder del golpe ha anunciado el apoyo israelí que su gobierno recibe. Varios analistas han señalado que en los meses previos al golpe, la Embajada israelí fue testigo de intensos movimientos diplomáticos con representantes de la oposición, incluído Micheletti (2).

CODEH ha denunciado que el régimen de Micheletti ha contratado comandos israelíes para entrenar a las fuerzas hondureñas en el uso de violencia contra los manifestantes, incluyendo los asesinatos selectivos, para instaurar el terror y desmantelar la resistencia. Informan también que compañías de seguridad privadas están implicadas directamente en la represión (3) .

Las descripciones realizadas reproducen los mismos patrones de ataque que sufren los palestinos cuando se manifiestan contra el Muro y la ocupación de israelí. Israel desarrolla una guerra de baja intensidad contra las comunidades que resisten contra el Muro, reprimiendo a los pueblos en su conjunto y no sólo a los individuos que habitan en ellos.

Esto incluye la represión violenta de manifestaciones, asesinatos selectivos de activistas (casi siempre los responsables de las manifestaciones), el castigo colectivo y el terror psicológico (4) .
La experiencia que puede proveer el ejército israelí al régimen hondureño se deriva del asesinato, la represión y la limpieza étnica de los palestinos.

Además, los beneficios económicos que Israel extrae de su comercio de armas con América del Sur permite que la industria armamentística se refuerce y mantenga la ocupación y colonización de nuestras tierras.

La implicación israelí en el golpe de Honduras no es mas que la extensión lógica de sus políticas. Para Israel, un Estado colonial construido a partir de la expulsión y represión de la población originaria, el aumento de fuerzas anti-coloniales de carácter emancipatorio en cualquier lugar del mundo, supone una amenaza al paradigma desde el cual ha sido creado. La colaboración israelí con las políticas más conservadoras de los Estados Unidos convierten su implicación en el golpe en una necesidad política.

La implicación israelí en el golpe hondureño alcanza mucho más allá de Honduras, convirtiendo su presencia militar y diplomática en una amenaza para todos los regímenes democráticos del continente. Este golpe no supone sólo una agresión brutal contra el pueblo hondureño sino que sirve como modelo para renovar las agresiones contra el conjunto del continente.

Por eso convocamos a todos los estados democráticos de América del Sur a tomar una posición firme y con principios contra los crímenes israelíes y las violaciones de los derechos humanos en las que están implicados, así como a su implicación histórica y presente en el apoyo a regímenes represivos.

Les pedimos:
- rompan sus relaciones con Israel.
- Expulsen a los asesores militares israelíes y sus empresas de seguridad.
- Cancelen sus compras de armamento israelí.

Las fuerzas democráticas y progresistas así como sus alianzas regionales (ALBA, MERCOSUR) deben adoptar un compromiso firme en defensa de los derechos humanos y la democracia para su región y en todo el planeta. Israel no sólo asesina, tortura y encarcela a los palestinos. Demasiados sudamericanos han sufrido ya debido a los paramilitares entrenados en Israel y han muerto debido a sus armas.

La Campaña Palestina contra el Muro de Apartheid.
** La Campaña Palestina contra el Muro de Apartheid es el principal instrumento de base para la coordinación de la lucha contra el Muro. Somos una coalición de 10 comités populares que representan a 100 comunidades, comités de jovenes y ong´s palestinas.

Actuamos como la voz de las comunidades locales y como su instrumento de coordinación y movilización a nivel nacional Somos parte de la lucha global contra el colonialismo y el racismo Nos movilizamos y coordinamos la convocatoria de Boicot, Desinversiones y Sanciones a Israel a nivel local, nacional e internacional.
(1) http://www.thirdworldtraveler.com/Israel/Israel_LAmer_TrailTerror.html
(2) http://www.radioguaimaro.co.cu
(3) http://www.scoop.co.nz/stories/HL0908/S00051.htm
(4) http://stopthewall.org/activistresources/2019.shtml

1 comentario:

arial dijo...

http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3781844,00.html
http://rete-eco.it/it/approfondimenti/europa-usa-etc/9021--jewish-groups-take-sides-in-honduran-strife.html

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