jueves, 8 de julio de 2010

Venezuela estradita a Cuba il terrorista Chávez Abarca

Fabio di Celmo
Autore dell'attentato in cui perse la vita Fabio di Celmo

E’ stato estradato a Cuba il terrorista salvadoregno Francisco Chávez Abarca, braccio destro di Luis Posada Carriles, per conto de quale organizzò a Cuba una campagna per sabotare il turismo internazionale, che negli anni 90 stava decollando.

In uno dei numerosi attentati contro gli hotel e i luoghi frequentati dai turisti, nel 1997 rimase ucciso l’italiano Fabio di Celmo. Chàvez Abarca, era ricercato dall’Interpol a seguito di una denuncia presentata dai giudici cubani. Ha terminato la sua carriera criminale nell’aeroporto di Caracas, dove non è riuscito a burlare le autorità. Abarca ha confessato che la sua presenza in Venezuela aveva a che fare con le prossime elezioni di settembre. Erano già stati pianificati degli attentati e sabotaggi, a stretto contatto con i gruppi golpisti interni che l’hanno ingaggiato.

Chi finanzia il terrorismo in Venezuela? Quali sono i gruppi dediti alla destabilizzazione violenta? Chi ha contrattato Abarca? Costui è il braccio destro di Posada Carriles, ultraradicale anticastrista, agente della CIA, che in più occasioni ha pubblicamente rivendicato la serie di attentati contro la allora nascente industria turistica di Cuba.

Chávez Abarca è l’esecutore materiale dell’attentato del 4 settembre 1997, quando perse la vita il giovane italiano Fabio di Celmo, nell’esplosione che distrusse il bar dell’ hotel Copacabana.

Il mandante, Posada Carriles circola liberamente per le strade di Miami e gli Stati Uniti non hanno finora neppure risposto a nessuna delle richieste di estradizione inoltrate da Cuba e dal Venezuela. Sulla testa dell’ex agente ella CIA, grava la responsabilità dell’esplosione di una bomba su di un aereo di Cubana de Aviación, avvenuta nel 1976 nei cieli di Barbados. Morirono 76 passeggeri.

Francisco Chàvez Abarca, terrorista internazionale, narcotraficante, falsario e mercenario al soldo di tutti i golpismi del continente, venne arrestato in Salvador nel 2005 per una vicenda legata a un traffico di auto rubate, due anni dopo venne rilasciato da un giudice. La sua impunità è finita, ora dovrà comparire di fronte ad un tribunale cubano che gli presenta una fattura per una lunga serie di crimini.

Giustino di Celmo, l’anziano padre di Fabio che ormai dalla morte del figlio risiede stabilmente a Cuba, è fiducioso del fatto che con l’arresto di Chávez Abarca si possa fare finalmente giustizia. “La giustizia venezuelana tratterà con umanità questo delinquente affinché egli possa confessare tutto quello che sa sulla mafia di Miami” ha dichiarato in un’intervista. Il paese natale di Giustino di Celmo, l’Italia, per Posada Carriles, mandante e reo confesso della morte di suo figlio, l’estradizione non l’ha mai nemmeno chiesta. E non si conosce nessuna iniziativa diplomatica a favore dei Di Celmo.

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