domingo, 30 de enero de 2011

Battisti resta in Brasile

La Presidente Dilma Roussef si e'pronuciata sul caso di Cesare Battisti, da tre anni in galera in Brasile,  di cui l'Italia ha chiesto pressantemente, a voce gridata, l'estradizione. Sono state parole pacate, con cui viene riconfermata la decisione presa da Lula negli ultimi giorni del suo mandato. Dilma non smentisce Lula, ribadisce la validita' della decisione sovrana del suo Paese; non si pronuncia ne' qualifica la natura delle istituzioni penali italiane, ma oppone un diniego alle insistenze (non solo diplomatiche) inoltrate dall'Italia.

Battisti rimane in Brasile perche' le argomentazioni "antiterroriste" per dei reati che i giudici e la polizia politica italiana caratterizzavano all'epoca dei fatti come "lotta armata" (ossia di tipo politico), non sono tali da modificare la natura delle leggi brasiliane in tema di asilo ed estradizione. Inoltre, lo schiamazzo diplomatico inscenato dalla Farnesina -e non solo- ha indisposto le autorita' brasiliane, gelose della loro sovranita' nazionale.
Correio do Brasil, in un suo articolo, dopo aver accennato alla lettera che il presidente Giorgio Napolitano ha scritto a Dilma Rousseff per l'estradizione dell'ex terrorista, definisce Berlusconi una perfetta caricatura dei dittatori oligarchici dell'America Latina.

A questo punto, ai vari La Russa e soci che avevavo minacciato di promuovere un "boicottaggio", e' augurabile che al ridicolo non aggiungano anche il masochismo di continuare a bloccare le commesse di acquisti a Finmeccanica, e i lavori per le Olimpiadi e campionato del mondo di calcio, che superano 1,5 miliardi di dollari. Sarebbe un paradossale e grottesco "auto-boicottaggio".

2 comentarios:

Avenarius dijo...

I Paesi emergenti dell'America Latina non devono ambire ai rapporti economici (di sudditanza) con le potenze imperialiste che li hanno prima colonizzati e poi a lungo dominati, ma devono mirare ad intensificare i rapporti con gli altri Paesi che si oppongono all'imperialismo unipolare occidentale: Cina, Russia (con qualche riserva), Turchia, Iran etc

Anónimo dijo...

Lo stanno facendo, un pò tutti a livello degli scambi commerciali con la Cina. Ma il Brasile,Venezuela, Argentina, Bolivia ed Ecuador hanno articolato relazioni a tutti i livelli con i cinesi: anche finanziari.Venezuela ha creato un Fondo Sovrano bilaterale ed ha rinnovato il sistema radar dell'aviazione con i cinesi.

L'UNASUR ha fatto un vertice con i Paesi Africani nell'isola di Margarita, e rinsaldato vincoli di questo stesso livello con i Paesi Arabi.

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