DM,* Noruega es uno de los países que han anunciado el voto favorable a la proclamación de Palestina, en la la asamblea general de la ONU del próximo septiembre (aqui).
* Noruega anunció hace un mes su retiro de la guerra contra Libia (aqui)
* Noruega, según el diario israelí Haaretz (aquí), el año pasado excluyó dos grandes empresas israelí de la explotación petrolera. Por haber violado los derechos humanos.
* Hace dos años, el senador sionista nordamericano Lieberman (aquí) acusó Noruega de promover el antisionismo.
* La Norvegia è tra i paesi che riconoscerá (qui). lo stato palestinese ed ha annunciato che nella prevista votazione all’ONU, a settembre si schiererà a favore della creazione di uno stato palestinese;
* La Norvegia ha annunciato il suo ritiro dalla guerra di Libia * La Norvegia, secondo fonte di Haaretz (quí), lo scorso anno ha escluso, per ragioni etiche, due imprese isaeliane dalla partecipazione allo sfruttamento dei pozzi petroliferi del mar del nord (qui)
* Circa due anni fa, il senatore statunitense-ebreo Lieberman (aquí) aveva accusato la Norvegia di promuovere l’antisemitismo
4 comentarios:
Dovendo usare la logica e l'esperienza degli attentati "passati" in tutto il mondo, non dovrebbe essere così strano se fossero del Mossad...
Qui un altro articolo interessante che mette in evidenza un contesto che merita attenzione...(nei prossimi gg lo pubblico in italiano)
http://www.rebelion.org/noticia.php?id=132857
Efectivamente, Noruega presenta dos características relevantes para ser blanco del terrorismo sionista: es una nación petrolera y gasifera, además está abiertamente comprometida al lado del reconocimiento pleno de Palestina.
El artículo de Rebelion señala la extensión y la profundidad del movimiento de boicot contra los sionistas de Tel Aviv, y la orientación clara del actual gobierno laburista de Noruega.
Ha sido el primer acto de amedentramiento contra Países que se atrevan a votar a favor del surgimiento de Palestina, otros van a seguir antes de septiembre. Antes de la Asamblea generale de Naciones Unidas.
Le azioni di BDS (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni) sono state approvate nel gennaio 2006 dal Ministro dell'Economia ( http://www.elreloj.com/article.php?id=16385 [www.elreloj.com] ) e sono diventati efficaci nei disinvestimenti.
In particolare, il 23 agosto 2010 la Norvegia ha riferito che il Fondo di Petrolio Norvegese (Norway Oil Fund) ha ritirato i propri investimenti internazionali della società di costruzioni internazionale Danya Cebus, che appartiene al fondo d'investimenti Africa-Israel.
Il ritiro di investimenti si è diffuso anche all'affare delle armi, e nel settembre 2009 è stato annullato l'investimenti in Elbit, l'azienda di armi israeliane ( http://www.haaretz.com/news/israel-summons-norway-envoy-to-protest-divestment-from-arms-firm-1.8535 [www.haaretz.com]). E non solo hanno proibito la vendita di armi a Israele, ma nel giugno 2010 il Ministro norvegese dell'Istruzione ha lanciato un appello internazionale affinché questa posizione di boicottare le aziende israeliane di armi siano condivise dal resto della comunità internazionale ( http://www.swedishwire.com/nordic/4809 [www.swedishwire.com]), prima dell'assassinio da parte di Israele di nove attivisti turchi in attacco alla flottiglia.
Il boicottaggio norvegese è sostenuto massicciamente dalla popolazione e, secondo fonti israeliane, nel 2010 il 40 per cento dei norvegesi si rifiutavano di comprare i prodotti israeliani ( http://www.ynetnews.com/articles/0.7340.L-3898052.00.html [www.ynetnews.com])
Si vede che, a parte l'eccezione di alcuni criminali terroristi al soldo imperialista, buona parte dei norvegesi sono un popolo civile.
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