martes, 29 de mayo de 2012

L'Entità Europea non serve agli europei




Lascia sul terreno le rovine materiali e morali d'una vera e propria guerra - E' ora di fermarli
Tito Pulsinelli
Non è uno Stato unitario o centralizzato, non è una Federazione, nemmeno una Confederazione. Non ha una propria forza armata, nè una Banca centrale che emetta valori e titoli per le nazioni associate. Non dispone neppure di una Costituzione, perchè proibì alla cittadinanza di votare il relativo referendum. Il responso non era quello gradito dall'elite finanziaria. Che cos'è? Un trattato commerciale di (più o meno) libero scambio a cui aggiunsero d'imperio una moneta unica,
confezionata alla misura della necessità categorica di "riunificazione" della Germania. Solo 17 delle 27 nazioni aderenti al trattato di libero commercio, sono entrate nella camicia di forza dell'euro. La BCE fa emissioni monetarie solo per la banca privata. Proibito finanziare gli Stati, l'economia reale, ossia i cittadini, la domanda, il consumo o i produttori di merci e servizi concreti. L'esercito è privo di autonomia, senza iniziativa, subordinato gerarchicamente ad una "alleanza" comandata dallo stato maggiore degli Stati Uniti, e deve comprare unicamente armi di quel Paese. Le banche centrali nazionali dissolte nel mare morto d'un utopismo che fa del "mercato+moneta" il Santo Graal globalista. 


La Cina, l'India, il Brasile, tutte le economie e i blocchi geopolitici emergenti, però, basano lo sviluppo su economie miste; dispongono di una moneta e di una banca centrale sovrana; forze armate in grado di difendere gli interessi strategici nazionali. Con governi deliberanti, capaci di fissare le mete a breve e medio termine, al posto della finanza o delle multinazionali. Hanno conservato o riconquistato la propria centralità, mantenendo a bada il potere economico, evitando la privatizazione degli Stati. All'interno della "entità europea" è andata persa anche la governabiltà fondata sulla divisione dei poteri, perchè tutto è stato consegnato nelle mani dei banksters. Il potere economico si è appropriato anche del potere politico, togliendo al popolo l'unico potere decisionale di cui  disponeva. Per garantire il welfare ai banchieri e alle grandi multinazionali, hanno stracciato il contratto sociale, con "democrazie" a scartamento ridotto o tutelate. dall'esterno o dall'alto.


Tra l'altro, siffatti sicari globalisti hanno conquistato il potere in Italia, Grecia e nella BCE senza golpe militare. Nessun bisogno d'un generale Pinochet, nè dei suoi massacri, o dei viaggi di Milton Friedman a Santiago per battezzare il nascituro neoliberismo. Era il Cile del 1973. Oggi, l'autodesignata dirigenza è riuscita a mettere in ginocchio l'Europa con mezzi più "civili" ma sicuramente più distruttivi. 


La prudente e graduale strada dell'Europa dei 6, percorsa dall'iniziale trattato sul carbone e l'acciaio, venne abbondanata con l'irruzione sulla scena dei "tecnocrati", ebbri di gioia quando si annessero con pochi spiccioli le economie dell'Europa orientale, fondate sul monopolismo statale. In un battibaleno, le rivoltarono come un calzettino, trasformandole nell'estremo opposto: grandi monopoli privati stranieri. Il capitale finanziario è improduttivo, si sa, "fa impresa" a questo modo, privatizzando il lavoro accumulato di varie generazioni con monete di rame o carta straccia delle Borse. L'Europa divenne una cavia del trionfalismo e della fede cieca nei cinque sacri macro-indicatori di Maastricht, che hanno minato la coesione di un continente antico. Corroso internamente società vitali e prospere, trasformate in "mercati", i cittadini in consumatori, e le elezioni in un corrotto spettacolo di nepotismo e svilimento morale.


Ci hanno lasciato le rovine materiali e morali d'una vera e propria guerra, l'odio sociale tipico della fase successiva ai golpe dei gorilla, ed un'Europa senza bussola, priva d'un progetto geopolitico credibile. Alla mercè dei potentati d'oltre Atlantico, ostaggio del loro sfrenato bellicismo. Dalla distruzione dello Stato sociale sono passati alla disintegrazione tout court degli Stati e delle nazioni, delle strutture produttive e della peculiarità di modelli funzionali di convivenza. E' tempo di rompere ogni indugio, vista la storica incapacità tedesca di trasformare la supremazia economica in un progetto coerente di blocco continentale, conveniente per tutti gli europei. Non solo ai banchieri e ai loro lacchè. E' ora di fermarli. Sono spietati e non esiteranno a dissotterrare l'ascia della guerra psicologica e asimmetrica. Come in ogni momento di svolta e di nessuna credibilità dei poteri formali, covano sotto la cenere cruenti colpi bassi degli apparati segreti, occulti, paralleli, nazionali o stranieri. Ai danni della società civile.

3 comentarios:

Anónimo dijo...

Il superstato eurocratico come lo vorrebbe l'autore sarebbe stato perfino peggio. Imparate dalla Svizzera, e lasciate stare eserciti e geopolitica. L'internazionalsocialismo "de sinistra" mi sembra sempre + simile al nazionalsocialismo.

fla.detomin dijo...

Sbagli, l'autore semplicemente dice che QUESTA Europa non serve a dare benessere ai propri cittadini, perchè agisce solo a favore dei banchieri. L'oligarchia che ha un pugno la "entità europea" non esita ad assecondare gli USA in ogni avventura bellica.

In nessuna parte è detto che ci vuole un Sper-Stato europeo, non credo affatto agli Stati Uniti d'Europa, perchè sarebbe una appendice della finanza anglosassone, che affamerebbe i disoucupati, operai, impiegati, artigiani, ceto medio e la piccola e media impresa.Dovrebbero guardare con più umiltà all'esperienza sudamericani e della via-di-uscita dal neoliberismo reale di quei Paesi.

Tiri delle conclusioni troppo affrettate, in linea con la filippica di moda contro i "rossobruni". Interessante il tuo riferemento all'esperienza plurisecolare ConFederale della Svizzera.

Alba Kan dijo...

Concordo in pieno con l'articolo, quest'Europa è un'associazione a delinquere che non ha nulla a che vedere con la democrazia.
Ogni stato membro è privo di sovranità in ogni ambito, e in alcuni casi come il MES non ha voce in capitolo nemmeno la stessa Unione Europea (commissione E. o parlamento)
L'europa non è (e non sarà mai) un super stato, ma sempre il cagnolino al guinzaglio del padrone come è sempre stato.
Un'altro esempio è l'Eurogendfor, un esercito con quartier generale nella base NATO di Vicenza che non risponde né ai paesi membri, né all'UE.

La grandezza di uno stato è data dalla potenza del suo esercito.

-- Niccolò Machiavelli

...Gli USA sono un grande stato!
;(

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