Fine dell'autonomia e sovranità del voto
Le intromissioni negli affari interni della Grecia e il cecchinaggio contro chiunque osava dire a voce alta che i diktat della BCE e Berlino dovevavo essere sottoposti a referendum, è diventato ormai una prassi. La violazione della sovranità nazionale e popolare da parte dei capoccetti dell'Unione Europea è sempre più smaccata. Molti di loro, non eletti da nessuno, designati dai partiti e governi, altri sono alti funzionari istituzionali di Stati stranieri. Tutti uniti, però, per pilotare illegalmente il voto dei cittadini dei vari stati nazionali dell'UE. Opinioni non richieste, sgradite ed illegali emesse da autorità de facto per scardinare l'ultima arma potenziale rimasta ai cittadini europei. Si tratta di difesa di interessi privati, di un racket che attenta contro i diritti collettivi.
Nel caso dell'Italia, le intromissioni sono diventate vere e proprie invasioni di campo per imporre agli elettori un voto favorevole agli interessi -presenti e futuri- di questi autentici usurpatori, nemici del suffragio universale e delle regole del gioco. Ecco uno scampolo di questo campionario dell'infamia.
«Berlino sta con Monti. Il premier uscente ha dato stabilità all'Italia e a tutta Europa. Ora non bisogna ostacolare il suo cammino». (Wolfgang Schäuble)
"Tra agosto e novembre 2011 il governo Berlusconi ha deciso di non rispettare più gli impegni presi in estate con l’Europa e in questo modo ha soffocato la crescita economica italiana. Questa situazione ha portato alla fine del governo Berlusconi e alla formazione del governo di Mario Monti che poi è riuscito a stabilizzare la situazione in Italia". (Olli Rehn)
“Il governo italiano ha avviato un processo di riforme che ha creato le basi per la crescita economica. Monti ha dimostrato grande leadership e coraggio”. E' auspicabile che chiunque vada al governo continui il processo di riforme in una prospettiva di stabilità e crescita di lungo periodo”. (L’ambasciatore ed economista statunitense (David Thorne)
“Abbiamo bisogno di un’Italia diversa in Europa. Il Pd di Bersani è la sola grande forza politica italiana fortemente europeista. Per questo siamo qui, e per questo abbiamo bisogno di Bersani e del Pd per un’Italia più giusta e per un’Europa più giusta." (Martin Schultz, presidente del Parlamento Europeo)
"Un governo di centrosinistra con Monti primo ministro o ministro delle Finanze sarebbe ben accolto dai mercati, dato che proseguirebbe sulle riforme. Anche un governo di sinistra [n.d.r. sic!] guidato da Bersani manterrebbe le riforme, con qualche ostacolo sul fronte del mercato del lavoro e una possibile riforma fiscale per la crescita. E' possibile un Parlamento bloccato attraverso il controllo del Senato dalla coalizione guidata da Berlusconi, uno scenario che i mercati difficilmente vedrebbero come positivo." (da un report di Goldman Sachs, gennaio 2013)
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