Zèon mostra che l'indice della figura recante l'insegna degli USA e Israele è determinante affinchè la bilancia si inclini verso un solo lato.
Nella presente post-democrazia in pieno sviluppo, la storia è stata riscritta per scolpire nelle tavole della legge, che non vi è crimine più orrendamente criminoso del genocidio avvenuto in Europa dal 1939 fino al 1945.
Non è punito da nessuna legge chi nega o mette in dubbio la contabilità delle vittime sovietiche, tantomeno rischia la prigione chi nega la pulizia etnica -fino ai limiti dell'estinzione- praticata ai danni delle popolazioni indigene di quel che oggi si chiama USA. E' lecito minimizzare lo sterminio degli indigeni avvenuto all'insegna della spada e della croce dei cristianissimi sovrani del Portogallo o Spagna. Può denominarsi persino "incontro di civiltà" o "scoperta geografica", la conquista di un continente, il crollo demografico e l'estinzione di numerose etnie.
Non tutti i colonialismi o genocidi pesano uguale. Per alcuni non sono mai stati pagati risarcimenti o danni, nè è stata avanzata una richiesta simbolica di perdono. Per l'altro, invece, nessuna riparazione versata è sufficiente o equa, perchè il danno deve considerarsi imperituro e irreparabile. Incancellabile, e deve ricadere sui figli dei figli.
Il caricaturista Zèon è uscito indenne dal processo, grazie a formalismi procedurali, e il tribunale francese non ha stabilito se il disegno incriminato "incita all'odio razziale".
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