lunes, 31 de octubre de 2016

ANALOGIE SORPRENDENTI del GLOBALISMO con l'INIZIO BUIO del NOVECENTO

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LA NUOVA DOTTRINA MONROE: L'AMERICA (e l'Europa) AGLI USA!

BLOCCO dei POPOLI d'EURASIA INVULNERABILE AI COLPI degli USA -  Trotsky nel 1926 diceva che...

Nicolas Bonnal - Obama, premio Nobel della Pace, porta l'Europa alla guerra nucleare. Bravo!
Ho Già evocato Trotsky e la sottomissione europea a Wall Street. Per lui, questa sottomissione si effettua atraverso le banche centrali e i partiti socialisti. Ho trovato un
altro testo su questa questione. Gli estratti che qui cito fanno parte di "L'Europa e l'America", pronunciato il 15 febbraio 1926. Si trova nel sito marxistes.org.

Sul diritto divino e sovranaturale degli USA a controllare il mondo, Trotsky scrisse con un ton beffardo: "Prima la dottrina Monroe proclamava 'America agli Americani, l'Europa agli Europei'; adesso la dottrina Monroe significa la proibizione per gli altri a immischiarsi negli affari degli USA, ma non la proibizione per gli USA di fare ingerenze nei problemi interni di tutto il mondo. L'America agli americani e anche l'Europa!"

 Sul controllo USA dell'ONU, diventato caricaturale negli anni tirannici di Obama-Goldman Sachs-Obama:
"Il capitale nordamericano è fuori dalla SdN (Società delle nazioni, NdR), però questo non impedisce agli americani di tirare i fili della SdN, nè alla Federazione americana di tirare dalla sua parte llal la burocrazia reazionaria dell'Internazionale di Amsterdam".

L'America trae vantaggi dalle guerre che scatena in Europa per frammentarla:
"Prima della guerra, l'America era debitrice dell'Europa. Quest'ultima era, per così dire, la fabbrica e il principale magazzino delle delle merci del mondo. grazie all'Inghilterra era, inoltre, il grande banchiere del mondo. Queste tre "superiorità" appartengono ora all'America. L'Europa è relegata in secondo piano. La principale fabbrica, il più grande magazzino e la banca piùimportante del mondo sono orami gli Stati uniti". 

Gli storici libertarians (Samborn, Raico) hanno spiegato come  Roosevelt ha impedito la soluzione europea dell'hitlerismo nel 1938. Trotsky aggiunge che gli USA vogliono unificare l'Europa e ricorda un bilancio demenziale. Il trattato di Versailles, imposto dall'Inghilterra, dalla Francia e dagli USA:
"..ha creato 17 nuovi Stati in Europa, 7.000 chilometri di nuove frontiere, barriere doganali in proporzione, e ad ogni lato delle nuove frontiere, nuove caserme e truppe. In Europa, ora ci sono più di 1 milione di soldati che pima della guerra.
Per ottenere questi risultati, l'Europa ha distrutto una massa formidabile di valori materiali e si è grandemente impoverita".
Trotsky ricorda che il Reich tedesco era stato meno duro con l'Unione sovietica che gli alleati con la Germania. Poi sottolinea l'incapacità degli esperti economici nelle economie in crisi del sistema occidentale:
« Gli economisti borghesi hanno riesumato dagli archivi le teorie più reazionarie dell'epoca dell'accumulazione primitiva; è nell'emigrazione e nel malthusianismo che identificano la soluzione più efficace contro la disoccupazione... 
Adesso che il capitalismo precipita ideologicamente nell'infanzia, loro tornano ai vecchi metodi empirici".

Sogghignando evidenzia l'eccezione francese che non aveva certo aspettato De Gaulle per manifestarsi (ah, Poincarè,,,), ma è finita con lo straziante binomio
Sarkozy-Hollande (aspettando Juppè):
 "La Francia recalcitra e si intestardisce.. dovrà stabilizzare la moneta, vale a dire mettere la testa nel nodo scorsoio dell'America. Ogni Stato aspetta il suo turno allo sportello dello zio Sam".

L'avvento dell'euro ha accelerato questo processo euforizzante. Molto prima di Naomi Klein (rileggete il suo Terapia dello shock),Trotsky comprende gli interessi economici del capitalismo catastrofico.
"Si comincia a distruggere, poi si passa a restaurare. E per entrambe le operazioni, si intascano oneste commissioni. Soltanto il terremoto in Giappone ha avuto luogo senza alcuna partecipazione del capitale americano".

Era cent'anni prima di Fukushima. E mette in risalto l'ipocrisia pacifista del bellicismo USA:
"I conflitti militari sono inevitabili. L'era dell'americanismo pacifista che sembra iniziare in questo momento, non è altro che la preparazione di nuove guerre mostruose.."

Negli anni 20 tutti devono soldi agli USA e constata che siamo governati da esattori di tasse.
"E il piano  Dawes ? Quando la svalutazione del franco e altri disagi obbligarono Poincaré a ritirarsi, arrivò l'Americano presentando il suo piano di pacificazione dell'Europa. Comprò il diritto di dirigere la Germania con 800 milioni di marchi, di cui l'Inghilterrà sborsò la metà. Con questa miserevole somma di 400 milioni di marchi, la Borsa di New-York impose il suo controllo sul popolo tedesco".

Fu allora che Trotsky definì quel che dovrebbe essere un un Capo di stato in Europa :
« Che cos'è, in definitiva, un Mister Baldwin o il re Giorgio ? Semplicemente il capo esattore delle tasse dell'America in una provincia denominata europa, un agente incaricato di garantire il pagamento dei popoli europei e spedirlo negli Stati Uniti".

Per sfuggire alla tirannia del capitale USA, Trotsky spiega che resterebbe questa soluzione: una alleanza eurasiatica (Europa, URSS, Cina, India) al margine o contro gli USA:
« Il blocco dei popoli d'Eurasia sarà incrollabile e -soprattutto- invulnerabile ai colpi degli Stati uniti. Noi non nascondiamo la potenza di questi ultimi. Alleati con l'Oriente insorto, il proletariato rivoluzionario europeo strapperà al capitale americano il controllo dell'economia mondiale e getterà le fondamenta della Federazione dei popoli socialisti del mondo intero".

Un secolo dopo siamo allo stesso punto. Ripetiamo: L'era dell'americanismo pacifista che sembra iniziare in questo momento, non è altro che la preparazione di nuove guerre mostruose...".
La pace è la guerra? Già sappiamo...

Fonte: dedefensa.org qui
Nicolas Bonnal - Trotsky et la domination US de l’Europe (II)
traduzione SELVAS 

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