viernes, 8 de junio de 2018

NICARAGUA: FALSIFICATA FOTO per PROPAGARE ODIO e MENZOGNE

 


Una fotografia del 28 di maggio del 2005 viene ripubblicata lo scorso 27 di maggio per attizzare l'incendio contro il governo del Nicaragua. Senza nessun scrupolo, i sediziosi rilanciano l'immagine  di E. Bolaños Abanunza, figlio un ex-presidente, e lo trasformano con un tipico miracolo mediatico in sacerdote, parroco di Nueva Guinea. Il finto prete sarebbe stato ferito con colpi d'arma da fuoco dagli sbirri dell'odiato dittatore Daniel Ortega. E' una menzogna al cubo: foto falsa, falso prete, mai stato ferito.
Questi sono
i metodi usati dagli  operatori dei golpes morbidi, nella fase attiva del "cambio di regime". Non piú tardi del 2017 in Venezuela, durante il semestre di fuoco in cui credettero di poter piegare la volontá popolare e sbarazzarsi finalmente del presidente Maduro. Seminare a piene mani l'odio, estremizzare le situazioni, sacrificare la convivenza, minare la quotidianitá, é ormai un marchio di fabbrica registrato. 

Mentire spudoratamente, attaccare tutto quel che é bene pubblico e strutture della nazione (scuole, municipi, trasporti, ospedali, negozi ecc) e moltiplicare attacchi false flag.  Anche omicidi politici deliberati, per scaricarne la responsabilitá sul dittatore immaginario di turno. Agiscono in questo modo, ispirati allo stesso copione sperimentato nelle "primavere arabe" nordafricane e in Ucraina. Questa é la filigrana della taroccata moneta golpista ad ogni latitudine, ora nell'istmo Centroamericano.

Negli ultimi giorni, gruppi con passamontagna, impugnando mortai artigianali, sono penetrati nelle "zone libere", all'interno delle fabbriche di assemblaggio o tessili, per costringe le lavoratrici a sospendere il lavoro. In vari casi, i dirigenti delle aziende hanno chiuso le fabbriche per evitare danni, in altri i salariati hanno reagito con decisione e -armati di pali- hanno respinto questi strani "democratici anti-dittatura".

Nessuno menziona piú la riforma delle pensioni che serví come innesco iniziale della destabilizzazione. Non resiste alla prova dei fatti  l'ingenuitá di credere all 'autenticitá di una "alleanza" che racchiude il direttorio delle grandi aziende, ONG varie e assortite, ambasciata USA, alto clero, dubbiosi movimenti globalisti. Non manca neppure chi inalbera la bandiera di  Israele. Generalmente, questa congerie é solita applaudire -ad ogni atitudine- la riduzione delle pensioni, i tagli di bilancio destinati alla salute, all'istruzione o all'edilizia popolare.

 L'obiettivo strategico degli USA é scongiurare ad ogni costo la costruzione del Canale inter-oceanico -alternativo a quello di Panama- che la Cina é pronta finanziare e costruire. A tal fine, la conflittualitá nella societá e nella nazione nicaraguense é un passaggio preliminare e indispensabile per ri-consolidare l'egemonia sulla regione. 



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