sábado, 7 de julio de 2018

Trump: "Vorrei invadere il Venezuela ma non posso..." rivela l'agenzia AP



Imagen relacionada
Ci vogliono 150mila soldati, Sudamerica disse NO

L'agenzia di notizie Associated Press (AP) ha rivelato che il presidente Trump effettuó intense e insistenti pressioni sulla cerchia dei suoi assessori , affiché approvassero la "possibilitá di invadere militarmente il Venezuela". La AP rivela questi retroscena, risportando le dichiarazione di un'alta carica che faceva parte del governo USA nell'agosto del 2017. La agenzia AP specifica che si tratta di una dichiarazione registrata in quella data.

Vari alti esponenti del gruppo dirigente, tra cui il capo del Dipartimento di Stato Rex Tillerson, e il generale Hebert Raymond McMaster, ex direttore del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, si opposero perché una "invasione sarebbe controproducente e porterebbe alla perdita dell'appoggio della regione per isolare il governo di Maduro".

Subito dopo la minaccia esplicita di "invadere il Venezuela" -profferita da Trump nell'agosto passato- la agenzia Reuters riportó che l'Argentina, Brasile, Colombia, Messico, Uruguay e Perú rifiutarono, e si schierarono pubblicamente a favore di una "soluzione diplomatica". Questo é sufficiente a confermare che la fuga di notizie riportata dalla AP é credibile e documentata.


In quel periodo, tra l'altro, il presidente venezuelano Maduro, aveva ripetutamente lanciato l'allarme sulle intenzioni aggressive della Casa Bianca. 

Anche Shannon K. O'Neill del Consiglio per le Relazione Estere, principale referente della Casa Bianca per l'area dell'America latina, all'epoca affermó che un'invasione  obbligherebbe gli Stati Uniti a schierare 150000 uomini perpoter occupare stabilmente il Venezuela. Con l'alto rischio di una riedizione del pantano in cui sguazza in Iraq e Afganistan, con conseguente azzeramento del residuale prestigio degli USA.

Frank Mora, sottosegretario della Difesa per l'America latina fino al 2013, avvisó dalle colonne della rivista 
Foreign Affairs  (qui), che un'occupazione militare della nazione di Bolivar implicherebbe l'invio di 200 mila soldati -20000 piú che in Iraq- senza  garanzia di un controllo effettivo e pieno del Paese. Sarebbe, inoltre, un diversivo pericoloso, con conseguente distrazione o alleggerimento della presa sulle zone calde e strategiche del Medioriente e Asia. 


"Vorrei, ma non posso", questa é la sintesi paradossale, ed é il prezzo che Trump paga all'ala piú cavernicola della ultradestra di cubani che allignano nell'anticastrismo di Miami, che da sempre ha in appalto la politica estera verso il Sudamerica. 


L'evocazione delle invasioni degli anni 80 dell'isolotto caraibico di Granada, e poi dell'enclave del Panama -entrambi privi di esercito- la dice lunga sull'ignoranza storica e geografica di questa lobby. Un isolotto e una cittá-Stato indifesi, presi irresponsabilmente da Trump come modello per l'avventura in Venezuela. Non prende in considerazione neppure la consistenza -tra altri fattori rilevanti- delle forze armate del Venzuela, della sua rete dfensiva radaristica cinese, o dell'armamento antiaereo di fabbricazione russo. Quello stesso che ha reso impossibile le ondate di bombardamenti a tappeto e incessanti sulla Siria o su Belgrado..







No hay comentarios:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...