jueves, 29 de noviembre de 2007

Bolivia- Verso la nuova egemonia sociale

Evo Morales vuole dare una pensione sociale ai vecchi maggiori di 60 anni, ed ha i soldi per finanziarla: quelli delle aumentate tasse che le multinazionali devono pagare allo Stato boliviano per estrarre ed esportare il gas.
I soldi ci sono (non deve indebitarsi con i banchieri internazionali) perchè li ha prodotti la politica denominata "difesa delle risorse nazionali".
Il consenso a questa re-distribuzione sociale è maggioritario, perchè sono maggioranza i beneficiari di questa misura di giustizia.

Ma la minoranza storicamente privilegiata è passata alle vie di fatto. Non si limita più a fare dimostrazioni, a impedire i lavori della Costituente...adesso spara, incendia, uccide.
La democrazia si basa sulla regola della maggioranza? Non per costoro, che oppongono il potere che deriva dal denaro e dalla proprietà. Cioè il potere dei più ricchi, dei più organizzati e dei più violenti, con l'aggiunta del jolly dell'appoggio palese dell'ambasciata USA.

In Bolivia si va allo scontro per affermare la democrazia reale contro quella meramente simbolica dell'oligarchia. E' in gioco il successo di un progetto di Paese che sappia esprimere gli interessi reali della maggioranza dei suoi abitanti. IL 20% si oppone con un darwinismo irriducibile e primitivo, che sopravaluta il sostegno degli Stati Uniti, del Partido Popular spagnolo,dei governi regionali aznaristi e dell'Opus Dei.

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