Intenciones de voto para las presidenciales: Mockus 38%, Santos 29%
Il candidato presidenziale Antanas Mockus ha sorpassato Juan M. Santos nei sondaggi. L'ex sindaco di Bogotà è in testa alle preferenze con il 38%. L'ex ministro della difesa di Uribe che -solo qualche giorno fa- ha ribadito di essere orgoglioso di aver ordinato il bombardamento del territorio del'Ecuador, è rimasto al 29%.
Mockus, alla testa di una colizione "verde", ha catturato le simpatie con un discorso incentrato sull'urgenza di estromettere le mafie narcos che hanno penetrato -grazie a Uribe- le più importanti istituzioni, perfino il governo. Raccoglie un sentimento nazionale diffuso: la voglia di normalità, legalità, di rispetto per la vita, e il desiderio collettivo di ripulire la casa da quell'entourage mafioso che -con Uribe- si è fatto Stato.
Sembra che l'elettorato colombiano sia "stanco di guerra civile", di bellicosità anti-guerrigliera, violazione rogrammatica dei diritti umani. E di assoluta compiacenza verso il narcotraffico e connivenza aperta con le molteplici facce dell'economia criminale. Mockus interpreta le aspirazioni profonde di settori consistenti della popolazione vittima delle esecuzioni extra-giudiziarie, e di una politica che giustifica tutto -e sacrifica tutto- in nome del fine da raggiungere.
Juan M. Santos è non solo il rappresentante di tutto questo, ma un suo diretto -e massimo- responsabile ed esecutore materiale.
Il 29% dei favori che raccoglie attualmente Santos rappresentano la domanda di continuità. Il 38% di Mockus è la richiesta di voltare pagina e di cercare nuove vie per la concordia.
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