miércoles, 15 de agosto de 2012

Wikileaks:Gran Bretagna minaccia d'assaltare l'ambasciata dell'Ecuador

Londra intima la consegna di Assange e minaccia le "vie di fatto" - "Non siamo una colonia inglese" - Convocata riunione d'emergenza di UNASUR e OEA
Il ministro degli Esteri Patiño ha denunciato che l'Ecuador ha ricevuto una comunicazione ufficiale, in cui il governo di Londra intima la consegna di Assange, fondatore di Wikileaks rifugiato nella sede dell'ambasciata londinese del Paese sudamericano. Assange ha chiesto asilo politico all'Ecuador, poichè la giustizia inglese si apprestava a consegnarlo agli Stati Uniti, dopo una carambola combinata con la Svezia. Durante la conferenza stampa, Patiño ha respinto sdegnato il tono aggresivo ed ultimativo delle autorità inglesi, che dicono esplicitamente di passare alle vie di fatto, e di
"riprendersi" il conteso Assange.  
L'Ecuador non si piega all'ultimatum inglese e risponde a muso duro che "non siamo una colonia inglese, il tempo dele colonie è finito. State facendo a pezzi le norme internaionali vigenti negli ultimi quattro secoli". 
Il governo di Quito ha chiesto l'immediata riunione dei Paesi dell'Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) e dell'Oganizzazione degli Stati  Americani (OEA), ed renderà pubblica domattina (ore 13 in Italia) la risoluzione sulla concesione dell'asilo ad Assange che -a questo punto- sarà sicuramente favorevole.

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