L’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (USAID) ha annunciato che chiuderà i suoi uffici in Russia. Dopo 20 anni, i funzionari dell’USAID hanno riferito che il governo russo farà ritiene che i loro servizi non erano più necessari. Secondo il ministero degli Esteri russo, l’USAID partecipa e interferisce nei processi elettorali del suo Paese. “La natura del lavoro dell’agenzia … non sempre risulta conforme con gli obiettivi dichiarati di cooperazione umanitaria bilaterale”, si legge sul sito web del Ministero degli Esteri. “Stiamo
parlando dell’emissione di fondi col tentativo di influenzare il corso dei processi politici nel Paese, comprese le elezioni a diversi livelli e le istituzioni della società civile.”
La società civile russa è ormai matura, ha proseguito il Ministro, e non ha bisogno di alcuna “direzione esterna.” Mosca è pronta a lavorare con l’USAID in Paesi terzi, è la conclusione. In una intervista al “Kommersant”, Dmitrij Peskov, il segretario stampa del Presidente Putin, ha suggerito che l’agenzia statunitense non rispetta le norme che regolano il loro lavoro con le ONG.
“Come tutte le agenzie straniere che forniscono il supporto finanziario alle ONG russe, l’USAID deve rispettare le disposizioni di legge della Russia”, ha detto Peskov. “Fino a quando gli USA hanno rispettato queste norme, noi, ovviamente, non potevamo prendere alcuna decisione di interrompere le loro attività sul territorio russo.” Non era più così da vari anni e non è più la Russia ridotta in pezzi da Eltsin. La decisione di Mosca metter fine all'operato occulto dell’USAID, è susseguente all'approvazione della legge che impone alle organizzazioni non governative (ONG) che ricevono fondi dall’estero, di essere registrate come “agenti stranieri”.
La legge richiede che le ONG con sede in Russia forniscano informazioni sul modo in cui i fondi ricevuti dall’estero vengono poi utilizzati in Russia.
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